Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Dal 1980 ad oggi sono stati prodotti quasi 11 milioni di Audi a trazione integrale quattro. Nel 1980 infatti la Casa dei Quattro Anelli presentava al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra la Audi quattro, prima vettura 4WD del costruttore di Ingolstadt.
Una soluzione tecnica che col tempo si è rivelata una pietra miliare per Audi, che oggi vede la metà dei suoi modelli venduti in tutto il mondo equipaggiati con le quattro ruote motrici.
Equipaggiata con una versione potenziata da 200 CV del noto 5 cilindri turbo di 2,1 litri presentato nell’autunno del 1979, la coupé Audi quattro è stata costantemente aggiornata sino al 1991 e, nel 1984, affiancata dalla variante Sport quattro da 306 CV. Nel 1986, il differenziale centrale bloccabile manualmente è stato sostituito da un più moderno differenziale centrale Torsen, in grado di ripartire sino al 75% la coppia tra gli assali.
Intanto le quattro ruote motrici si rivelavano efficacissime nel campo di applicazione più difficile: il motorsport. Soprattutto nei rally, in cui la Casa tedesca iniziò ad inanellare una serie di successi che fecero delle quattro ruote motrici lo standard.
Il debutto avvenne all’inizio del 1981 in occasione dello Jänner Rallye, in Austria, ma già nel 1982 arrivava il primo titolo costruttori nel Mondiale Rally. Nel 1983 l'agognato trionfo: il finlandese Hannu Mikkola vinceva il Mondiale piloti.
Tempo un anno ed arrivava la doppietta: al termine della stagione 1984 Stig Blomqvist si laureava Campione del Mondo al volante della Sport quattro a passo corto e Audi si accaparrava il secondo titolo costruttori. In totale Audi si aggiudicherà quatto titoli dal 1982 al 1984.
Appurato che quattro ruote motrici erano effettivamente meglio di due, a Ingolstadt iniziano a fantasticare di applicare la loro idea al di fuori dei rally. Intanto, è il 1987, Walter Röhrl vinceva negli USA la Pikes Peak, la cronoscalata più celebre al mondo, guidando una Audi S1 appositamente preparata che infrange per la prima volta il muro degli 11 minuti.
Le quattro ruote motrici alla maniera di Audi approdano ben presto anche sull'asfalto delle piste: nel 1988 arriva il titolo costruttori e piloti con l’Audi 200 nella serie americana Trans Am.
Nel 1990 e nel 1991, Audi ha corso nel Deutsche Tourenwagen Masters con la possente V8 quattro DTM conquistando due titoli piloti consecutivi e dal 1996 la A4 quattro Super Touring partecipa a sette campionati nazionali vincendoli tutti. Due anni dopo, i regolamenti europei bandiscono la trazione integrale dalle gare Turismo, per manifesta superiorità.
Nel 1995 debuttato l'Audi A6 2.5 TDI quattro, prima Audi Diesel con trazione integrale permanente, mentre nel 1999 la tecnologia quattro è stata dedicata per la prima volta – a modelli compatti quali Audi A3 e Audi TT.
Nell'epoca del boom della pubblicità, Audi non è da meno e si lancia in spot memorabili: come quello del 1986, in cui il pilota Harald Demuth guida un’Audi 100 CS quattro nella risalita lungo il trampolino di salto con gli sci di Kaipola, in Finlandia. Nel 2005, la Casa dei quattro anelli ha ripetuto l’impresa con un’Audi S6, affrontando il medesimo trampolino appositamente restaurato, per celebrare il debutto della configurazione asimmetrica mediante differenziale centrale autobloccante meccanico, con ripartizione della coppia tra assale anteriore e assale posteriore secondo il rapporto 40:60. Nel 2007 è stata introdotta la soluzione mediante giunto viscoso all’avantreno, dedicata alla supercar Audi R8.
Nel 2016 è stata la volta della trazione quattro con tecnologia ultra, mentre nel 2018, parallelamente all’unveiling di Audi e-tron, ha debuttato la trazione quattro elettrica, arricchita nel 2020 dell’avanguardistica funzione di torque vectoring elettrico.
Una stagione trionfale nell'endurance, per di più con un motore a gasolio, è un passaggio fondamentale perché la trazioen integrale quattro si evolva per equipaggiare le ibride ed elettriche.
Nel 2012, infatti, un’Audi a quattro ruote motrici torna a competere in pista. E' l’Audi R18 e-tron quattro a tecnologia ibrida, dotata di motore V6 TDI che muoveva le ruote posteriori, mentre all’avantreno agiva la propulsione elettrica. I risultati furono eclatanti: tre vittorie consecutive alla 24 Ore di Le Mans e due titoli piloti e costruttori nel FIA World Endurance Championship.
Quell'esperienza viene travasata nella produzione di serie con Audi e-tron e Audi e-tron Sportback, in cui la ripartizione della coppia tra le quattro ruote motrici avviene in maniera elettronica.
In cosa consiste l'ultima evoluzione della trazione quattro? Una novità assoluta è l’adozione di tre motori elettrici, di cui due in corrispondenza del retrotreno. Ciascuno dei propulsori posteriori trasmette la spinta mediante un sistema di ingranaggi alla ruota più vicina e così facendo si elimina il differenziale meccanico, che non è più necessario.