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Cinque equipaggi. 1400 chilometri. 24 ore di tempo e i motori che rimangono accesi ininterrottamente. Un'avventura incredibile che si ripete per il secondo anno di fila e a che questo giro ci vede in auto con il famoso e simpaticissimo pilota di rally, Giacomo Ogliari che per l'occasione ci ha ceduto il volante per diventare, prima volta nella sua vita, un eccellente navigatore e stratega di gara.
La vera protagonista della gara però era lei, la nuova Audi A4 Allroad quattro 3.0 TDI 272 CV che, in una gara di endurance, in conformità con i regolamenti F.I.A. e ACISPORT, ha sfidato le avversità dell'arco alpino, rimanendo accesa per 24 ore di seguito. Uniche soste previste? I cambi di equipaggio, i rifornimenti e i controlli orari. C'è da dire che però, in questa edizione, il clima è stato clemente e il meteo non cosi avverso.
Lo scopo era anche quello di permettere agli equipaggi, formati da un giornalista e da un navigatore (tutti piloti o istruttori di alto livello) di saggiare con mano il piacere di guida e e le performance in condizioni critiche dalla trazione integrale quattro, icona tecnologica Audi. Il percorso è stato suddiviso in tratte che dovevano essere coperte rispettando velocità e tempi di percorrenza con lo scarto di 10 secondi. Come in ogni gara di regolarità, controlli orari e timbrature sul road-book hanno rispettato il rispetto del tratto imposto.
La prima tappa ha portato gli equipaggi da Sestriere, nel comprensorio della Vialattea, la Home of quattro più occidentale dell’arco alpino, a Chamonix. Da Chamonix via, in direzione di San Bernardino, la “nostra” tappa. Dopo il cambio di equipaggio in piena notte, le squadre si sono dirette verso Madonna di Campiglio, prima “Home of quattro” del settore alpino orientale, dove l’arrivo è avvenuto alle prime luci dell’alba. Da Campiglio, le A4 allroad quattro si sono infine spinte verso l’ultima tappa dolomitica, con la bandiera del traguardo a San Cassiano (BZ).
La gara è stata vissuta con estrema competizione da parte di tutti, ma lo spirito di base che ha avvolto gli equipaggi e lo staff Audi era quello più vero ed appassionate, quello di chi vuole provare delle belle emozioni, condividere la passione dell'auto in uno scenario unico al mondo.
Non vogliamo parlare della classifica finale perché è stata una gara ma soprattutto una bella esperienza? Niente affatto. Non ne parliamo perché stiamo ancora “sbollendo” la rabbia: nel percorrere la pista da sci nella prova di “gigante”, al terzo giro (ne bastava uno ma ci stavamo divertendo troppo) ci siamo affossati. Non per colpa nostra. Non per colpa della vettura, ma per via della neve troppo molle a causa di una temperatura eccessivamente alta per il periodo. Però alziamo il calice al cielo, applaudiamo e brindiamo all'equipaggio che ha vinto l'edizione 2017 della 20quattro ore delle Alpi: Antoniella, Cornicchia, Giacomelli e Oggiano, con i rispettivi navigatori.
Nel brindare alla loro salute, però lanciamo un avvertimento. Preparatevi perché, l'anno prossimo, venderemo ancor più cara la pelle.
Audi
Viale Gerhard Richard Gumpert, 1
Verona
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