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Toyota ha annunciato lo sviluppo di un nuovo motore dedicato alle auto ibride plug-in (PHV), per rispondere alla crescente domanda di veicoli ibridi e contrastare la concorrenza cinese, in particolare quella di BYD che sta guadagnando una notevole quota di mercato con i suoi PHV. In un periodo in cui la richiesta di veicoli elettrici puri (EV) sta rallentando, Toyota ha visto nei PHV una soluzione praticabile prima dell'adozione totale degli EV.
Il nuovo motore, specificamente progettato per l'utilizzo in PHV, dimostra l'impegno di Toyota non solo verso l'elettrificazione ma anche verso il miglioramento delle tecnologie tradizionali dei motori a combustione interna. Questa mossa è strategica per Toyota, che mira a mantenere la sua posizione di leader nelle tecnologie ibride e ibride plug-in, settori in cui l'azienda ha una lunga storia, evidenziata dal lancio della Prius nel 1997 e della sua versione PHV nel 2012.
Il motore è stato proposto in versioni da 1.5 litri e 2.0 litri, progettato con l'obiettivo di ridurre le dimensioni e aumentare sia l'efficienza che la potenza. L'integrazione di questi nuovi motori nei PHV permetterebbe un incremento dell'efficienza del combustibile del 12%, grazie a miglioramenti nella combustione e a design più compatti che migliorano l'efficienza complessiva del veicolo.
La sfida per Toyota non è solo tecnologica ma anche di mercato, considerando l'intensificarsi della competizione con produttori che offrono soluzioni a basso costo, come BYD. Questi produttori stanno espandendo rapidamente la loro presenza nei mercati globali, offrendo veicoli PHV a prezzi competitivi. Toyota ha inteso contrastare questa tendenza sfruttando la sua esperienza nel settore HV e PHV per offrire veicoli che combinano i vantaggi dei motori tradizionali con quelli dell'elettrificazione.