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Saranno il Ministero dell'Economia e delle Finanze, FS, Delta Airlines e Atlantia i componenti della cordata per il salvataggio di Alitalia.
Lo ha deciso il consiglio di amministrazione del Gruppo FS, che ha scartato invece le altre tre offerte presentate dal gruppo Toto, dall’imprenditore romano e presidente della Lazio Claudio Lotito e dal patron della compagnia aerea colombiana Avianca German Efremovich. «FS Italiane inizierà a lavorare quanto prima con i partners individuati per condividere un Piano industriale e gli altri elementi dell’eventuale offerta», si legge in una nota di Ferrovie.
Il nuovo assetto della compagnia di bandiera prevede un mix di pubblico e privato. La maggioranza dovrebbe andare a FS con il 35% e la stessa quota è prevista per Atlantia, che controlla gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino attraverso Aeroporti di Roma, mentre il Tesoro e Delta Airlines dovrebbero detenere una quota del 15%.
Rimane da conoscere il piano industriale 2020-2023 del nuovo vettore, che dovrebbe essere presentato a settembre. Si partirà da una dotazione di circa 1 miliardo di euro. Secondo le indiscrezioni della stampa economica, dovrebbero essere potenziate le rotte verso il Nord America, mentre il numero degli aeromobili dovrebbe scendere dagli attuali 117 a 102, tagliando soprattutto le rotte regionali.
Interessante potrebbe essere l’integrazione del piano voli con quello ferroviario di FS: si parla di eliminare i voli per Roma da Pisa, Firenze, Napoli, sostituendoli con treni ad alta velocità.