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L'avevamo già vista sotto forma di concept in occasione del Salone di Ginevra 2018, ma oggi la Aston Martin Valkyrie AMR Pro si mostra nella sua veste definitiva. La Valkyrie AMR è votata alla leggerezza: per questo, fa a meno dell'ibrido presente sulla Valkyrie tradizionale. Una modifica che abbassa l'asticella della potenza da 1.100 a 1.000 CV, erogati da un V12 di 6.5 litri ad aspirazione naturale costruito da Cosworth. La cura dimagrante della Valkyrie AMR Pro passa anche dall'utilizzo massiccio della fibra di carbonio - impiegata per l'intera carrozzeria e per i bracci delle sospensioni - e del Perspex, un materiale simile al plexiglass, per parabrezza e finestrini.
Più lunga di 380 mm e più larga di 96 mm davanti e 116 mm dietro rispetto alla Valkyrie tradizionale, la AMR Pro vanta un sottoscocca aggiornato, per una migliore gestione dei flussi d'aria, e appendici aerodinamiche dedicate per generare il doppio della deportanza rispetto alla variante standard. La Valkyrie AMR Pro, inoltre, raggiunge picchi superiori a 3G nelle accelerazioni laterali, valori non lontani da quelli di una monoposto di F1. D'altronde, Aston Martin per la Valkyrie AMR Pro ha degli obiettivi sfidanti: la casa di Gaydon, con l'aiuto nella fase finale dello sviluppo dei suoi due piloti in F1, Lance Stroll e Sebastian Vettel, conta di farla girare in 3 minuti e 20 secondi a Le Mans, con un tempo vicino alle LMP1. Le consegne della hypercar, prodotta in 40 esemplari, cominceranno a fine 2021.