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La futura classe regina del WEC, quella delle hypercar, subisce una defezione importante: Aston Martin ha infatti fatto sapere di voler mettere in pausa questo impegno in attesa di ricevere maggiori delucidazioni su un significativo sviluppo della categoria. Di recente, infatti, è stato annunciato che la classe delle hypercar del WEC e la LMDh del campionato americano IMSA lavoreranno ad un regolamento tecnico congiunto.
Aston Martin, quindi, non schiererà la Valkyrie nella gara inaugurale della stagione 2020/2021 del WEC, in programma a Silverstone nel mese di agosto, né tantomeno nel prosieguo del campionato, 24 Ore di Le Mans 2021 compresa. Per il momento, la partecipazione della casa di Gaydon nel mondiale Endurance proseguirà grazie alle Vantage GTE nelle classi LMGTE Pro e LMGTE Am. Ad oggi, Aston Martin si trova al comando della classifica del campionato costruttori e di quello piloti.
Oltre alla partecipazione nel WEC, Aston Martin è pronta anche a fare il suo ritorno in Formula 1 come costruttore ufficiale: a partire dalla stagione 2021, infatti, la Racing Point diventerà il team in F1 di Aston Martin. Un accordo pluriennale, questo, figlio dell'investimento da oltre 182 milioni di sterline da parte del magnate canadese Lawrence Stroll nella casa di Gaydon. Aston Martin, in ogni caso, ha fatto sapere di avere intenzione di proseguire l'impegno sul fronte dell'Endurance anche dopo il ritorno in F1.
Il forfait da parte di Aston Martin lascia la sola Toyota come costruttore nella classe delle hypercar al via del nuovo regolamento tecnico; Peugeot ha infatti confermato la sua entrata nel WEC a partire dalla stagione 2022, prendendosi il tempo necessario per sviluppare adeguatamente la sua hypercar. La Glickenhaus, invece, dovrebbe schierare la sua SCG 007 nel 2021. Uno scenario, questo, certamente non ideale per ACO e per la FIA.