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Lawrence Stroll è ufficialmente diventato presidente esecutivo di Aston Martin: l'investimento iniziale del magnate candese, corrispondente ad una quota del 16,7%, è salito al 25% per via della contrazione del valore del titolo della casa di Gaydon. «Nel cuore della più impegnativa situazione a livello globale che nessuno di noi abbia mai sperimentato - ha commentato Stroll - tutte le energie del mio team di gestione saranno ora dedicate a sviluppare i punti di forza dell'azienda, del suo marchio, dell'ingegneria e delle maestranze per forgiare le basi di un futuro luminoso».
L'obiettivo di Stroll resta quello di centrare profitti a breve termine grazie ai preordini del primo SUV della casa britannica, DBX, chiamato a risollevare le sorti del marchio. Continueranno anche gli investimenti nello sviluppo della gamma a motore centrale, e più avanti, l'obiettivo sarà «produrre auto elettriche per combinare prestazioni e lusso con la sostenibilità ambientale». Confermato è anche il team ufficiale di Aston Martin in F1 dal prossimo anno, con il cambiamento di denominazione della Racing Point, scuderia di proprietà di Stroll in cui milita il figlio del magnate, Lance.
È notizia recente l'ingresso tra gli investitori di Aston Martin di due nomi di primo piano: si tratta di Toto Wolff, team principal della Mercedes in Formula 1, e di Ernesto Bertarelli, imprenditore del settore farmaceutico e uomo più ricco in Svizzera. Wolff ha acquistato il 4,77% della casa automobilistica, mentre Bertarelli ne ha rilevato il 3,6%. Percentuali, queste, che dovrebbero però scendere in seguito all'emissione di nuove azioni da parte di Aston Martin: la partecipazione di Bertarelli si contrarrebbe allo 0,7%, mentre quella di Wolff sotto l'1%. Voci insistenti volevano Wolff futuro CEO del marchio, ma Wolff ha ribadito che l'investimento è di carattere esclusivamente privato.