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Prestige Motor Holdings S.A., società controllata da Investindustrial V LP ("Investindustrial"), e Investment Dar hanno annunciato oggi che Investindustrial acquisirà per circa 190 milioni di euro il 37,5% del capitale di Aston Martin Holdings (UK) Limited ("Aston Martin " o la "Società") attraverso un aumento di capitale che consentirà alla società di investimento europea Investindustrial di diventare il principale azionista di Aston Martin.
Investimenti previsti
L’operazione - soggetta all’approvazione dell’Antitrust prevista nel primo trimestre del 2013 - implica un Enterprise Value della Società di circa € 940 milioni. Nei prossimi 5 anni Aston Martin investirà oltre € 625 milioni in nuovi prodotti e in programmi per lo sviluppo tecnologico. Con il supporto di Investindustrial e di Investment Dar, Aston Martin potrà quindi realizzare il suo ambizioso piano di crescita ed espansione a livello mondiale.
L'inconografia
Fondata nel 1913 a Londra, Aston Martin è uno dei marchi più noti di auto sportive di lusso in tutto il mondo. Lo status Aston Martin si è guadagnata nel corso degli anni è basato, oltre che sule prestazioni, anche sull’elegante design delle vetture, che sono state negli ultimi 50 anni protagoniste come auto di 007 in 11 dei film della serie di James Bond.
Investindustrial ha una comprovata esperienza nel settore automotive: nel proprio track record può vantare anche l’investimento, effettuato agli inizi degli anni ’90, in David Brown, il produttore inglese di componenti per cambi che allora venivano montati proprio da Aston Martin, motivo per il quale i modelli della Casa vengono battezzati Aston Martin DB (con DB che sta a significare David Brown).
“Investindustrial, ex proprietaria di Ducati, acquisirà per circa 190 milioni di euro il 37,5% del capitale di Aston Martin Holdings divenendo il principale azionista della Casa di Gaydon”
Investindustrial: da Ducati ad Aston Martin
Nel 2006 Investindustrial ha acquisito Ducati, azienda che produce moto sportive premium, e in 5 anni l’ha rilanciata fino a portatala ad essere l’azienda che tutti conosciamo oggi per cederla poi ad Audi. L’esperienza maturata con la Casa di Borgo Panigale consentirà a Investindustrial di apportare in Aston Martin oltre a risorse finanziarie anche un solido know how industriale.
Dichiarazioni
Andrea C. Bonomi, Senior Principal di Investindustrial, ha commentato l'operazione: «Siamo davvero orgogliosi di iniziare questa avventura e investire in una icona globale, oltre che in uno dei marchi simbolo del “British style”. Non vediamo l'ora di lavorare con il management e con Investment Dar per realizzare anche con Aston Martin quel processo di trasformazione e ammodernamento che abbiamo ottenuto con successo in Ducati, grazie all’ampliamento della gamma di modelli e al rafforzamento della rete distributiva in tutto il mondo»
Il Presidente di Aston Martin, David Richards, ha dichiarato: «Siamo lieti che Investindustrial abbia deciso di diventare l’azionista di riferimento di Aston Martin. Con il supporto di Investment Dar, nel corso degli ultimi cinque anni abbiamo posto le basi per affermarci come uno dei leader a livello mondiale nel settore delle automobili sportive di lusso. L’investimento effettuato da Investindustrial valorizza il posizionamento unico raggiunto da Aston Martin nel proprio segmento di mercato. Con questa partnership e il rinnovato impegno di Investment Dar, non vediamo l'ora di lavorare con i nostri azionisti, condividere la nostra visione e realizzare i nostri progetti futuri»
“Nei prossimi 5 anni Aston Martin investirà oltre € 625 milioni in nuovi prodotti e in programmi per lo sviluppo tecnologico”
Previsioni e aspettative
Aston Martin opera nel segmento delle auto extra-lusso, che ci si aspetta in forte sviluppo soprattutto grazie alla crescita dei mercati emergenti e possa quindi performare in maniera significativa rispetto all’andamento complessivo di tutto il mercato automobilistico. Investindustrial è stata assistita da JP Morgan (advisor finanziario), Dickson Minto e SJ Berwin (legale). La due diligence finanziaria della operazione è stata curata da PricewaterhouseCoopers.