Aston Martin DBS Superleggera, l'estrema che strizza l'occhio al passato

Torna la DBS e la storica denominazione all'italiana. Un sogno da 725 CV e 3,4 secondi nello 0-100 km/h

27 giugno 2018

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Addio alla Vanquish S e benvenuta alla nuova Aston Martin DBS Superleggera, un “benvenuto” che però sa di ritorno con l'adozione per la nuova vettura più performante della Casa di Gaydon di una denominazione utilizzata per la prima volta nel 1967, ai tempi della collaborazione con la Carrozzeria Touring, per indicare i modelli più prestazionali.

Pesa 1.693 kg anziché 1.770 come la DB11 V12 dalla quale deriva, grazie ad una carrozzeria in fibra di carbonio che avvolge un telaio in alluminio che si avvale di sospensioni indipendenti con schema a doppio triangolo all'anteriore e multilink al posteriore e freni carboceramici per tenere a bada l'enorma potenza scaricata dal propulsore.

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La nuova Aston Martin DBS Superleggera è infatti equipaggiata con una versione da 725 CV e 900 Nm di coppia del propulsore V12 5.2 litri turbo, che permette alla “Super GT” britannica di raggiungere da fermi i 100 km/h in appena 3,4 secondi e di toccare una velocità massima di 340 km/h. Il motore è abbinato ad un nuovo cambio ZF a 8 rapporti con rapportatura specifica, mentre la trasmissione del moto alle ruote posteriore è affidata ad un albero in fibra composita.

Lunga 4,71 metri, la nuova DBS Superleggera ha carreggiate che crescono di 15 mm all'anteriore e di 20 mm al posteriore rispetto a quelle della DB11 dalla quale deriva. L'aerodinamica appositamente messa a punto permette un carico verticale di 180 kg alla velocità massima.

Per quanto riguarda il prezzo per i paesi dell'area euro, al momento è noto solo quello per la Germania, di ben 274.995 euro.