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Diverse decine di cimeli appartenuti ad Ayrton Senna, rubati alcuni giorni fa da un'abitazione nell'Astigiano, sono stati ritrovati dai carabinieri della Compagnia di Canelli (Asti). Un furto che era stato tenuto nascosto per permettere agli inquirenti di lavorare al riparo da ogni indiscrezione e da ogni fuga di notizie. E che, però, è venuto alla luce oggi, insieme alla notizia che i due presunti responsabili sono stati individuati e denunciati. Si tratta, come riporta l’Ansa, di D.M. e D.R. (uno di Manduria, l'altro di Rivoli), di 31 e 32 anni, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio. Stando alla ricostruzione dei Carabinieri, i due erano riusciti ad introdursi nell'abitazione di Isola d'Asti del noto collezionista Claudio Giovannone, appassionato di Ayrton Senna che nel corso degli anni era riuscito ad accumulare oltre 300 cimeli appartenuti all’indimenticato pilota brasiliano.
Una collezione con tute, guanti e altri oggetti del valore complessivo di circa 300 mila Euro e che il custode (visto che alcuni oggetti appartenevano anche ad altri proprietari) aveva prestato anche per mostre ed esposizioni internazionali, sempre a scopo benefico. Nell'elenco della refurtiva la tuta nero e gialla JPS, quella usata ai tempi della Lotus e la iconica tuta rossa McLaren. E poi volanti di auto da Formula1, indumenti autografati, modellini di caschi di Senna. Oggetti preziosi che i ladri erano riusciti ad asportare approfittando anche del lungo periodo del lockdown in cui la casa dove erano conservati era rimasta a lungo incustodita. Alcuni vicini, nei giorni scorsi, avevano però notato proprio intorno a quella casa dei movimenti sospetti, avvisando il proprietario che ha poi fatto la brutta scoperta. Fortunatamente, però, i Carabinieri sono riusciti a portare a termine l'indagine in tempi lampo. Ringraziamenti – si apprende sempre dall’Ansa - sono arrivati all’Arma dei Carabinieri per il lavoro svolto anche dall'Istituto Ayrton Senna.