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Il fenomeno delle frodi assicurative continua a presentare in Italia dimensioni a dir poco anomale, andando a compromettere in maniera significativa le tariffe delle polizze RC Auto, che puntualmente si rivelano in costante aumento.
Chiude l'ISVAP, al suo posto arriva l'IVASS
Nel tentativo di arginare il fenomeno delle truffe il Governo ha stabilito la soppressione dell’ISVAP (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazione Private e di Interesse Collettivo), attraverso una modifica inserita nel decreto della tanto chiacchierata spending review.
Al suo posto nasce un nuovo istituto denominato IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), che ricade sotto il controllo diretto del Direttore Generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni.
Obiettivo: minori costi di gestione e contenimento delle frodi
L’obiettivo principale è quello di ridurre i costi di gestione del 10% rispetto a quelli richiesti dal vecchio ISVAP, grazie ad una più stretta ed efficiente integrazione con l’attività di vigilanza del settore finanziario ed assicurativo.
“ Il nuovo istituto di vigilanza infatti potrà contare su un Archivio Informatico Integrato che grazie all’incrocio di una quantità enorme di dati dovrebbe far venire a galla con maggiore facilità e soprattutto in tempi molto più rapidi eventuali casi sospetti e truffe”
L’IVASS però introduce anche un’importante novità che dovrebbe limitare il fenomeno delle frodi assicurative. Il nuovo istituto di vigilanza infatti potrà contare su un Archivio Informatico Integrato che grazie all’incrocio di una quantità enorme di dati dovrebbe far venire a galla con maggiore facilità e soprattutto in tempi molto più rapidi eventuali casi sospetti e truffe.
Un nuovo archivio informatico contro le truffe
Grazie a questo archivio l’IVASS si è dotato di una potente arma per segnalare anche preventivamente alle assicurazioni ed eventualmente all’Autorità giudiziaria i profili anomali riscontrati. Una volta accertati i sospetti di frode, l’istituto di vigilanza sarà a sua volta informato delle indagini avviate e dei risultati raccolti, oltre che delle eventuali querele ricevute.
Il quantitativo di informazioni che il sistema informatico provvede ad incrociare e ad analizzare viene inviato all’IVASS grazie alla connessione diretta con le banche dati degli attestati di rischio, dei sinistri, dell’anagrafe testimoni, dell’anagrafe danneggiati e dell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida.
“A questo punto non rimane che sperare che l’integrazione dei dati raccolti dall’IVASS grazie all'archivio informatico con il controllo garantito dalla forze dell’ordine e dalle stesse compagnie di assicurazione possa finalmente a portare ad una significativa riduzione delle truffe e quindi ad un effettivo risparmio nelle tasche di automobilisti e motociclisti italiani”
Inoltre vengono scandagliati anche i flussi di informazioni che arrivano dall’archivio nazionale dei veicoli, dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA), dalla CONSAP (Concessionaria Servizi Automobilistici Pubblici), oltre che quelli ricavati da altre banche dati pubbliche e private selezionate per mezzo di un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Un rapporto annuale sulla lotta alle frodi
Alla fine di ogni anno l’IVASS dovrà elaborare una relazione sul’attività svolta dall’istituto nel corso dei 12 mesi nel campo della prevenzione e contrasto delle frodi e sulle iniziative intraprese dalla compagnie assicurative per tentare di arginare il fenomeno delle truffe. L’istituto naturalmente avrà anche la facoltà di avanzare proposte in materia di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo.
A questo punto non rimane che sperare che l’integrazione dei dati raccolti dall’IVASS grazie all'archivio informatico con il controllo garantito dalla forze dell’ordine e dalle stesse compagnie di assicurazione possa finalmente a portare ad una significativa riduzione delle truffe e quindi ad un effettivo risparmio nelle tasche di automobilisti e motociclisti italiani.
Fonte: Sicurauto