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Sono giorni caldi non solo per i milioni di Italiani che si sono potuti concedere una vacanza, ma anche per il mondo delle assicurazioni. Proprio in questi ore infatti entra in vigore il decreto interministeriale che istituisce l'Archivio informatico Integrato Antifrode (Aia), gestito dall'Ivass. Secondo le intezioni dei promotori, sarà uno strumento funzionale alla prevenzione e al contrasto delle frodi assicurative nel settore della responsabilità civile autoveicoli. Ma vediamo come funziona.
Sulla base delle informazioni che vi confluiscono, l'Aia elabora, per ciascun sinistro r.c. auto, un indicatore di potenziale rischio di frode. In questa prima fase, confluiscono nell'Archivio le informazioni contenute nelle seguenti banche dati: Banca dati sinistri, Anagrafe testimoni e Anagrafe danneggiati, Banca dati dei contrassegni assicurativi, Archivio nazionale dei veicoli, Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, Pubblico Registro Automobilistico e Ruolo dei periti assicurativi.
In un secondo momento, confluiranno nell'Archivio altre basi dati che renderanno disponibili informazioni riferite prevalentemente ai soggetti coinvolti direttamente o indirettamente nei sinistri, così ampliando la base informativa su cui elaborare l'indicatore di potenziale rischio di frode.
In prospettiva, saranno sviluppate apposite funzionalità per il monitoraggio da parte di Ivass dell'attività antifrode svolta dalle imprese di assicurazione. Insomma, c'è da sperare che, finalmente, si sia compiuto il primo passo verso una riduzione drastica delle truffe, che affliggono ormai da tempo immemore il mondo assicurativo italiano.
Fonte: Ansa