Assicurazione RC: controlli telematici abbinati sempre alla verifica diretta

Assicurazione RC: controlli telematici abbinati sempre alla verifica diretta
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Non basta la sola lettura elettronica per avviare la pratica sanzionatoria
18 luglio 2017

Come riferito nei giorni scorsi, nel corso della prima settimana di luglio la Polizia Stradale ha attuato l’operazione “Mercurio Insurance“, attivando un controllo a tappeto in tutta Italia riguardo la copertura assicurativa obbligatoria dei veicoli in circolazione (la RC auto) avvalendosi anche, per velocizzare le pratiche di verifica, di speciali apparecchi che leggono le targhe e le confrontano con la banca dati dell’archivio ufficiale.

Affidarsi però al solo controllo elettronico non basta: intanto perché i presenti in archivio non sono certi al 100% non essendo mai stati i dati soggetti a una revisione generalizzata e poi perché le norme che consentono di effettuare controlli completamente automatici, sulla sola base della lettura elettronica della targa e del suo confronto informatico con l’archivio, non sono però ancora in vigore.

Pertanto, gli apparecchi di lettura delle targhe possono essere usati solo per individuare i veicoli che risultano scoperti dall’obbligo della copertura RC auto; ma poi occorre procedere con la verifica di tale condizione attraverso i documenti a bordo del veicolo, cioè controllando l’esistenza di un certificato assicurativo regolarmente in corso d’opera, visto che non esiste più l’obbligo di esporre il tagliando sul parabrezza.

L’intervento diretto degli agenti permette così di valutare situazioni che in un controllo solo automatico darebbero origine a sanzioni infondate e piuttosto pesanti: ricordiamo che l’articolo 193 del Codice della Strada prevede per chi circola privo della copertura assicurativa prevista dalla legge una multa di 849 euro, che vengono ridotti a 212,25 se la copertura viene riattivata entro 30 giorni dalla scadenza ed il sequestro del veicolo.

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