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Nella recensione completa della versione pre alpha avevamo analizzato complessivamente le novità tecniche di Assetto Corsa Competizione (ma vi ricordiamo che non si trattava della build finale e potrebbero esserci grandi o piccoli cambiamenti prima del rilascio a settembre).
Alla scoperta della fisica migliorata e delle novità apportate da Kunos Simulazioni, abbiamo provato quella che, a nostro giudizio, sarà la modalità più difficile con cui competere nel simulatore.
Escludendo il classico hot lap sull'asciutto (visibile qui), la gara sprint sul bagnato (visibile qui) e la fantastica gara sprint con ciclo giorno/notte (visibile qui), l'evento più difficile da affrontare anche per un simracer esperto è l'hot lap con asfalto umido e pozzanghere.
Per chi non ha provato, questa affermazione può sembrare assurda.
«Dopo diverse prove e test, ho trovato difficile la modalità full wet ma, ancor più tosta, la modalità dove la pista si stava asciugando» afferma il nostro simdriver Federico Sciarra.
«Le pozzanghere in curva non sono un grande problema tuttavia, nella pista laserscan di Misano, i problemi sono i rigagnoli che in alcuni casi attraversano il tracciato prima di una braking zone.
Non oso immaginare questa situazione in una gara in notturna. Sarà una bella sfida».
Questa domanda è forse la più gettonata per chi utilizza diversi simulatori.
A nostro avviso, molto dipende da cosa si cerca da questo tipo di prodotto, pura competizione o semplice divertimento.
Nel primo caso la maggioranza dei simracers utilizza la classe GT3 per competere (da Iracing, a Rfactor2 e anche su Assetto Corsa) quindi il problema non si presenterà a breve termine.
Nel secondo caso si sentirà maggiormente l'assenza delle vetture stradali e delle mod, rischiando di allontanare parte del pubblico che continuerà a preferire il primo titolo di Kunos Simulazioni.
Il nostro simdriver ci confessa: «Adoro la classe GT3, è la mia preferita.
Spero in futuro di vedere un bel DLC con le Huracan ST Evo e le GT4; il multiclasse renderebbe il simulatore molto più longevo e invitante anche per chi non è un'appassionato delle ruote coperte».