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Giovedì 17 settembre, le autostrade iniziano a colorarsi delle tenui nuance pastello tipiche degli Anni '60 e '70. Avvicinandosi alla Riviera Adriatica sono sempre più soventi le fumate bianche degli scarichi e i borbottii dei motoroni delle più belle auto che hanno fatto la storia italiana e non. A Silvi Marina, punto d'incontro e base del raduno A.S.I., sono in 120, auto più auto meno, ad accreditare gli equipaggi per il tour. È la tredicesima edizione di un evento irrinunciabile per chi ama l'epoca e che ha visto il 20% di presenze in più rispetto allo scorso anno, con quasi 300 appassionati che hanno calcato le più belle strade d'Abruzzo, portando tra gli arroccati paesini di pietra i propri gioielli, perfettamente tirati a lucido per l'occasione. Alfa Romeo, Mercedes, FIAT, Triumph, qualche Cadillac e moltissimi altri modelli di pregio. A scortare il corteo una vecchia Alfa Giulia dei Carabinieri con tanto di antennona e sirena dell'epoca.
La serata scorre veloce tra una visita ad Atri, paesino famoso per la liquirizia e per la bella Cattedrale, e un concerto di musica leggera nel teatro del borgo. La piazza ha ospitato tutte le vetture tra la curiosità e l'ammirazione degli abitanti.
Prima tappa, venerdì mattina, Capestrano. Visita al castello del paese, un caffè al volo e si riparte per Santo Stefano di Sessanio, celebre borgo medievale arroccato alle pendici del Gran Sasso. Da qui le strade iniziano a farsi tortuose e il panorama sempre più lunare, la sfilata procede lenta e il serpentone rientra alla base dopo l'immancabile pranzo tipico, percorrendo un altro centinaio di curve dalla montagna sino al mare. E proprio al mare, nella bella cornice di Francavilla, si è svolta la cena di gala riservata a tutti i partecipanti presso il Museo Marchetti.
Sabato mattina alla buon'ora siamo di nuovo tutti in marcia verso Lanciano: nel centro della città, presso l'Auditorium Diocleziano, si prende parte ad un interessante Convegno sul Motorismo Storico in Abruzzo, tenuto dal Presidente Roberto Loi affiancato da Tazio Taraschi, figlio del famoso preparatore di Teramo, Bruno Patriarca, altra icona delle gare e Francesco Nuvolari, nipote del grande Nivola, Tazio Nuvolari.
Pomeriggio meno intellettuale, con visita alla Cantina Citra di Ortona e rientro a Silvi per la serata.
Domenica, dopo una gita a Pescara e visita alla casa di Gabriele D'Annunzio, cominciano i saluti e i conseguenti rientri, con la promessa di rivedersi il prossimo anno e le prime proposte per l'eventuale prossima location. Si pensa già al 2016. A.S.I. non si ferma mai: promuovere, conservare a valorizzare il motorismo storico in Italia è la missione dell'Associazione, capitanata dall'Avvocato Roberto Loi col quale abbiamo avuto il piacere di scambiare due parole in varie occasioni durante l'evento e del quale trovate una piccola dichiarazione.
Un uomo fatto di passione e carisma, che non si stancherebbe mai di parlare delle sue auto, di A.S.I. e dei mille progetti che ha in mente.
Presidente, come mai la scelta dell'Abruzzo quest'anno, come location per Autoshow 2015?
«Eravamo già stati a Pescara, alcuni anni fa, ma abbiamo deciso di ritornare in questa splendida regione dopo aver visitato, anche se solo di passaggio, un po’ tutte le Regioni d’Italia. Il programma è ricco di iniziative e luoghi da visitare, ma soprattutto credo sia una buona occasione per fare turismo, cultura, offrendo ai cittadini abruzzesi la possibilità di ammirare queste splendide auto.»