Arval: più sicurezza, scatola nera, metano e GPL. Ecco come si evolvono le flotte

Arval: più sicurezza, scatola nera, metano e GPL. Ecco come si evolvono le flotte
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Arval Italia ha comunicato i risultati emersi dal Barometro 2014, che ha fotografato in che modo si sta evolvendo il mondo delle flotte e delle auto aziendali. I risultati sono per certi aspetti davvero sorprendenti
6 maggio 2014

Milano - Sono stati presentati oggi i risultati emersi dal Barometro 2014, la ricerca di mercato condotta dal Corporate Vehicle Observatory (CVO) di Arval Italia a partire da un campione di 4.560 aziende di varie dimensioni e settori a livello internazionale, 300 delle quali italiane. L'obiettivo era quello di fotografare in che modo si sta evolvendo il mondo delle flotte e delle auto aziendali. Sono venuti a galla risultati per certi aspetti sorprendenti, in alcuni casi anche in forte discontinuità con quelli raccolti soltanto un anno fa.

 

I trend di riferimento presi in esame dal Barometro 2014 sono stati principalmente la sensibilizzazione alla sicurezza dei driver, ovvero di coloro che si mettono al volante delle auto aziendali, ma anche la telematica di bordo e l'outsourcing, tutte aree che stanno vivendo un frizzante sviluppo.

Sicurezza: valida anche per abbattere i costi indiretti

Al centro dell’interesse dei Fleet e Mobility Manager intervistati compare, in linea con i dati della ricerca 2013, il tema della sicurezza. Con una sostanziale differenza: solo un anno fa le aziende apparivano focalizzate principalmente sulle dotazioni di sicurezza a bordo veicolo. Ora, invece, gli aspetti legati all’educazione dei driver hanno conquistato un ruolo di maggior rilievo: circa un terzo degli intervistati nelle aziende di maggior dimensioni si concentra sull’educazione del Driver per prevenire i rischi legati all’incidentalità stradale.

mercato auto europa
A distanza di un solo anno alcuni trend nel mercato flotte sono cambiati radicalmente

 

La manutenzione dei veicoli è ritenuta comunque prioritaria (71% degli intervistati) per la prevenzione di tali rischi. Grande interesse anche per il tema dei costi indiretti legati all’incidentalità dei veicoli in flotta, correlati in particolare alle assenze dal lavoro e alla diminuzione della produttività aziendale e solitamente non identificabili all’interno delle voci del bilancio aziendale. Il 49% degli intervistati considera, infatti, strategico un servizio  di consulenza che permetta di quantificare, all’interno del TCO (il Total Cost of Ownership della flotta), tali costi.

Scatola nera: sempre più utilizzata dalle flotte

Sempre in discontinuità con la ricerca del 2013, il ricorso alla telematica di bordo. Cresce, infatti, la percentuale delle società che la utilizzano: il 33% delle aziende con oltre 1.000 dipendenti ha già installato scatole nere a bordo veicolo, contro il 16% rilevato nell’anno precedente sullo stesso segmento. Ma è soprattutto la motivazione che spinge le aziende ad introdurre tale strumento ad essere differente: mentre solo un anno fa il principale vantaggio era inteso come possibilità di geolocalizzare i veicoli, oggi ben il 46% dei Mobility Manager intervistati dichiara di utilizzare la telematica come strumento per migliorare la sicurezza dei propri Driver.

Consulenze esterne: utili per capire come ottimizzare la flotta

Un altro tema importante che emerge dalla ricerca è quello dell’outsourcing. Il 59% degli intervistati ha dichiarato di ricorrervi nell’ottica di identificare possibili aree di risparmio, mentre il 45% delle aziende che compongono il campione afferma di delegare all’esterno le attività e i processi legati alla gestione della mobilità, per poter essere ancor più focalizzato sul proprio core business.

Cresce l’utilizzo delle alimentazioni alternative, metano e GPL in particolare, utilizzate rispettivamente nel 27% e 16% delle aziende con oltre 100 dipendenti

 

Tra i servizi innovativi di mobilità, riscuote grande interesse l’utilizzo di applicazioni “mobile” a supporto dei Driver, un servizio ritenuto strategico dal 42% dei gestori di flotte delle aziende di più grandi dimensioni. Quasi un terzo degli intervistati (27%) è, inoltre, interessato alla gestione via web delle auto condivise, sottolineando di fatto l’attenzione, via via crescente, rivolta al corporate car sharing. 

Flotte: sempre più interesse per metano e GPL. E si allunga il cilco di vita dei mezzi

In materia di veicoli a basso impatto ambientale, cresce l’utilizzo delle alimentazioni alternative, metano e GPL in particolare, utilizzate rispettivamente nel 27% e 16% delle aziende con oltre 100 dipendenti.

 

Interessante poi vedere come sia aumentato il ciclo di vita delle auto aziendali che oggi arriva a superare in molti casi i 40 mesi o i 120.000 km, con i veicoli commerciali che possono superare tranquillamente i cinque anni di età. Una tendenza in discontinuità rispetto al passato, dovuta sia al fatto che oggi le auto sono molto più affidabili nel tempo, ma anche al modificarsi di alcune tendenze legate alla mobilità con l'arrivo dei treni ad alta velocità o dei voli low cost.

 

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