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E' stato presentato a Milano il “Barometro 2005-2015”, lo studio realizzato da Arval che focalizza caratteristiche, strutture e prospettive del noleggio dedicato alle flotte aziendali. Come ha spiegato Grégoire Chové, direttore generale di Arval Italia, si va verso una mobilità sempre più flessibile basata sull'assunto «dalla proprietà dell'auto al suo utilizzo effettivo e condiviso». Una mobilità che diventa sempre più integrata e che ricerca servizi innovativi e sostenibilità.
Fondata nel 1989, di proprietà di BNP Paribas e inserita nella linea di business Retail Banking & Services, Arval è specializzata nel noleggio a lungo termine e nella gestione di flotte aziendali. E' presente in 25 paesi con oltre 4.000 dipendenti, e in altri 14 paesi in cui Arval opera con importanti accordi di Partnership. La flotta totale noleggiata da Arval, dati a fine 2014, raggiunge 725.000 veicoli in tutto il mondo.
La filiale italiana è leader del mercato nel noleggio a lungo termine, tanto che il 3% dell'immatricolato nazionale si deve alla sua gestione di flotte aziendali. E' attiva dal 1995 e gestisce 138.000 veicoli e oltre 20.000 clienti. Come abbiamo scritto recentemente le auto a noleggio, dal car sharing al lungo termine, valgono il 25% delle nuove immatricolazioni.
Il "Barometro 2005-2015" di Arval
Dal 2005 il CVO (Corporate Vehicle Observatory) di Arval effettua una ricerca annuale sulla mobilità aziendale in ognuno dei Paesi in cui l’osservatorio è attivo al fine di trarre informazioni strategiche sui mercati. Il “Barometro”, che compie appunto dieci anni, è un’analisi degli aspetti finanziari, logistici, ambientali e organizzativi che guidano nella definizione delle strategie di mobilità aziendale.
L'edizione 2015 del Barometro presentata ieri a Milano è arricchita da un’analisi storica sulle trasformazioni registrate dal 2005 ad oggi nel mercato delle flotte aziendali, resa possibile dalla metodologia utilizzata per la ricerca rimasta costante nel corso degli anni. Complessivamente, ogni anno, sono state intervistate oltre 4.500 aziende, di cui circa 3.600 in Europa e 300 in Italia, di tutte le dimensioni e di differenti settori merceologici.
In questi dieci anni, il Barometro evidenzia un’evoluzione nella gestione della mobilità all’interno delle aziende. Un cambiamento che amplia il ruolo del Fleet Manager evolvendolo in Mobility Manager, vale a dire una figura in grado di gestire tutti gli aspetti della mobilità aziendale: oggi il 53% delle aziende intervistate con oltre 100 dipendenti dichiara la presenza di questa figura all’interno della propria struttura.
A questa evoluzione corrisponde un crescente interesse per i servizi di mobilità estesa: il 15% dichiara di esserne interessata, una percentuale maggiore rispetto alla media europea che risulta essere pari all’11%. Le modalità di uso condiviso dei veicoli, quali car sharing e car pooling, sono di interesse per oltre il 20% degli intervistati.
Più ecologiche nelle flotte aziendali
Secondo l'osservatorio, mentre nel 2005 l’attenzione del 96% degli intervistati era focalizzata sui servizi tradizionali del noleggio a lungo termine - come manutenzione e assicurazione del veicolo - oggi sono maggiormente richiesti i servizi volti a soddisfare esigenze specifiche, quali la consulenza nella costruzione della car policy (implementata nel 15% delle aziende con oltre 100 dipendenti) e in materia di Total Cost of Ownership. Di grande interesse anche i servizi di consulenza dedicati alla scelta del veicolo commerciale e dell’allestimento più adatto alle specifiche esigenze aziendali.
Sarà sempre più strategico essere in grado di offrire al mercato strumenti e servizi che possano soddisfare le esigenze di una mobilità sempre più integrata e flessibile, rispondendo a richieste di noleggio che vanno da 10 minuti a 10 anni
La ricerca decennale evidenzia come la mobilità aziendale abbia spesso anticipato le tendenze riscontrabili sul mercato per ciò che concerne l’uso dei veicoli a basso impatto ambientale. A partire dal 2013 si è passati ad un effettivo inserimento in flotta di veicoli ecologici – ibridi, a gpl e metano – e il 40% delle aziende italiane con oltre cento dipendenti dichiara di utilizzare almeno un veicolo ad alimentazione alternativa. Un’importante crescita si osserva, seppur a tassi inferiori, anche per alimentazioni ibride ed elettriche.
Grégoire Chové ha aggiunto «Grazie alla nostra ricerca decennale abbiamo potuto osservare come il mondo delle flotte si sia evoluto. Sarà sempre più strategico essere in grado di offrire al mercato strumenti e servizi che possano soddisfare le esigenze di una mobilità sempre più integrata e flessibile, rispondendo a richieste di noleggio che vanno da 10 minuti a 10 anni. Una innovativa strategia di offerta, resa possibile dall'avvento delle nuove tecnologie di comunicazione quali gli smartphone, sulla quale stiamo lavorando».