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Giovedì 17 settembre sono stati 154.353 gli accessi ai varchi di Area C a Milano, mentre il giorno prima si erano attestati a quota 151.121. Il livello del traffico all'interno della Cerchia dei Navigli è ritornato ai livelli pre-lockdown, nonostante gli uffici siano ancora in parte chiusi e il bel tempo della scorsa settimana incoraggiasse alla mobilità dolce, utilizzando la bici o il monopattino. Il fatto che si è tornati molto vicini ai livelli pre COVID-19 lo si evince dal confronto con i dati del 20 febbraio: alla vigilia della scoperta del paziente 1 in Italia le telecamere registrarono 168.000 veicoli in ingresso.
Un mese dopo, il 22 marzo, nel corso della fase più dura della quarantena, gli ingressi crollarono a quota 13.000; lunedì 4 maggio, giorno d'inizio della Fase 2, gli ingressi salirono a 70.000. Il 4 agosto scorso è stato registrato un picco, con addirittura 180.000 veicoli in un giorno; poi l'esodo estivo e la graduale ripartenza, culminata nella settimana della riapertura delle scuole. Questi dati sembrerebbero una sconfitta della politica dell'amministrazione milanese per promuovere l'uso della bici, e, più in generale della mobilità green. Ma è pur vero che i mezzi pubblici al momento viaggiano ancora con capienza ridotta.
E se Area C è tornata a sanzionare le auto inquinanti che fanno il loro ingresso nel centro di Milano, Area B non è ancora stata riaccesa. Prima di farlo, Palazzo Marino ha fatto sapere di volere analizzare i dati sui volumi di traffico e di avere intenzione di attendere che la situazione si stabilizzi. Carlo Monguzzi, presidente PD della commissione Ambiente di Palazzo Marino, ha esortato la giunta ad agire: «Capisco benissimo la prudenza per il Covid e lo sforzo fatto su biciclette e monopattini, ma era scontato che il traffico riprendesse in modo caotico. Ora ci vuole coraggio. Se davvero vogliamo che l’uscita dall’emergenza non vada a scapito della nostra salute bisogna subito riattivare Area B per fermare i diesel più inquinanti, ma senza deroghe che ne vanifichino l’efficacia», le sue parole riportate dal Corriere della Sera.