Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La transizione energetica ed ecologica della mobilità, con le diverse ricadute (ambientali, economiche e sociali). I tempi dell’elettrificazione, la necessità di incentivare la sostituzione delle vetture più inquinanti. Questi i principali temi al centro della prima giornata di #FORUMAutoMotive 2022.
Tra i molti interventi, di addetti ai lavori a ogni livello del settore, alcuni suonano all’unisono, per come occorra “rompere il muro dell’ideologia nella transizione” e per come siano ormai troppo in ritardo gli incentivi. Il promotore di #FORUMAutoMotive Pierluigi Bonora ha ricordato come “La transizione ha bisogno di tempo, si parla troppo spesso di cosa accadrà nel 2050, senza però guardare al mercato attuale e alle urgenze immediate"
Lo studio Global Automotive Outlook presentato ha dato i numeri, della transizione a oggi: si prevede una crescita dell’elettrico, ma non tale da raggiungere gli obiettivi del Fit for 55. Le motorizzazioni BEV hanno comunque raggiunto in Europa il 9% e le interviste dicono che chi prova l’elettrico poi non torna indietro.
Vari politici hanno spiegato come le regole sull’ambiente hanno fatto suonare campanelli d’allarme. Il FITfor55, così come impostato non va bene, si rischia una transizione solo per ricchi, con il pericolo di passare dalla dipendenza dal gas russo a una nuova dalla Cina. Non è possibile andare in maniera unilaterale verso l’auto elettrica, la neutralità tecnologica deve essere il riferimento per la transizione. Non bisogna chiudere le porte a una tecnologia che oggi sta facendo grandi passi sul fronte dell’efficienza e grazie ai biocarburanti.
Più forte il commento critico dei sindacati, che vedono nella transizione un rischio per filiera storica e lavoratori (con questo ritmo, saranno a rischio oltre 70mila dipendenti): attendono di essere convocati dal governo e da Stellantis, per avere lumi sui prossimi piani
Se i concessionari faticano a vendere nuove auto elettriche, in grandi volumi, anche per il prezzo, molti addetti ai lavori hanno spiegato durante il Forum come a livello tecnico Il limite resti la normativa: che non offre prospettive certe di sviluppo.
Biocarburanti e combustibili sintetici rappresentano un’alternativa green già oggi disponibile, che abbatte del 90% la CO2, ma l’elettrico è una tecnologia già scelta che arriverà, per molte Case. Andrebbe ridiscusso il sistema di incentivi, anche per riconvertire le imprese. Senza scordare come oggi disponibile c’è anche la mobilità a biometano.
Intanto senza incentivi il mercato dell’elettrico tornerà a percentuali basse, secondo le stime. Il clima di incertezza genera un ritardo negli acquisti, per il mondo auto. Mentre sul fronte dei Veicoli Commerciali le alimentazioni green odierne, biogas e biometano già fruibili, potrebbero essere riconosciute come fonte energetica alternativa.