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Nella monumentale cornice di Castel dell’Ovo, a Napoli, l’Anfia ha tenuto la sua annuale Assemblea Pubblica: non sorprenda la scelta del capoluogo partenopeo come luogo d’incontro di tutta la filiera automotive italiana, visto lo stretto legame tra la città all’ombra del Vesuvio e l’automobile, ad iniziare da quel Nicola Romeo che, nato da queste parti, poco più di cent’anni fa diede vita, appunto all’Alfa Romeo.
L’evento Anfia è stato nobilitato da presenze politiche ai massimi livelli: dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha aperto i lavori, al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, capace con la sua oratoria istrionica di vincere l’applausometro di giornata, fino al Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti, gli esponenti del ceto politico hanno fatto a gara a rimarcare la disponibilità di Napoli e dell’intera Campania come capofila della prossima stagione industriale, già indicata come Automotive 4.0, in cui trasformazione digitale e nuove competenze permetteranno di vincere le sfide tecnologiche, a patto di gestire con intelligenza prodotti e servizi, processi e organizzazione.
Già, il futuro prossimo venturo: è questo l’ambito che interessa, ora che i tempi bui della grande crisi sembrano alle spalle: «Importanti modifiche - ha sottolineato nel suo intervento Aurelio Nervo, Presidente di Anfia - stanno già interessando le strutture organizzative delle nostre aziende: quelle meccaniche, ad esempio, si trasformano in meccatroniche. L’integrazione con l’elettronica comporta l’introduzione in azienda di nuove competenze, a volte tramite l’acquisizione diretta di aziende produttrici di software di sviluppo prodotto. Questo accade anche perché cambia il prodotto auto, il modo di progettarlo e si sviluppano rapidamente nuove tecnologie, su cui le imprese della nostra filiera stanno già investendo in ricerca e innovazione per competere a livello mondiale. Altro grande cambiamento riguarda la gestione digitale di tutti i processi aziendali, in particolare quelli legati alla sfera delle operations, che il paradigma 4.0 porta con sé. Nelle aziende di oggi non sempre ci sono competenze adeguate in questo senso. Per gli addetti alla produzione, ad esempio, la digitalizzazione comporta non solo una riflessione sulle ricadute di una crescente automazione dei processi in termini di forza lavoro occupata, ma anche l’acquisizione di nuove competenze per lavorare sulle linee di produzione automatizzate. Servono, insomma, figure preparate chiamate anche a gestire una mole di dati disponibili in attesa di essere valorizzati. In un contesto in cui la formazione delle risorse umane assume un ruolo così centrale, si sta sviluppando anche uno strumento innovativo di rappresentazione digitale delle conoscenze, abilità e soft skills, che risponde all’esigenza di validare e condividere queste informazioni e che prende il nome di Open Badge. Anfia Service, nostra società di servizi specializzata in consulenza e formazione per le imprese automotive, è tra le prime agenzie formative a cogliere questa opportunità, prevedendo l’emissione di open badge per i suoi corsi già dal 2018».
Le sfide legate ad Automotive 4.0 si vinceranno solo con un lavoro di squadra: l'innovazione sarà legata ai territori, alle eccellenze universitarie, alle migliori esperienze nello sviluppo di nuove tecnologie, che vedono ormai ben l’80% delle innovazioni apportate proprio dai componenti elettronici.
Come quelle, per esempio, di STMicroelectronics, attiva nel campo dell’automotive con una forte base di ricerca, progettazione e produzione proprio in Italia, in Lombardia e anche vicino Napoli, impegnata nella transizione dalla guida manuale a quella assistita, a quella autonoma, dai sistemi di sicurezza passiva a protezione dei passeggeri a quelli di sicurezza attiva per prevenire incidenti stradali.
Come fornitore di prodotti a semiconduttori per tutti i settori dell’auto, dall’elettronica per le portiere a quella per il controllo motore, ST è oggi leader in quei prodotti che costruiscono le basi dei veicoli del prossimo futuro, senza conducente e con consumi di energia ridottissimi.
Tra le iniziative di Anfia ricordate dal Presidente Nervo nella sua relazione, anche la Formula SAE Italy & Formula Electric Italy, competizione universitaria dedicata alle facoltà di ingegneria di tutto il mondo, impegnate nella progettazione e nella realizzazione di prototipi di autovetture monoposto da competizione a combustione o elettriche, di cui, nel 2017, è stata organizzata, per la prima volta da Anfia, la XIII edizione, presso l'Autodromo "R. Paletti" di Varano de' Melegari (Parma) e di cui è stato proiettato in sala un video.
A Castel dell’Ovo sono state esposte due vetture della classe 1C (vetture a combustione) – team di Milano e di Napoli – e due della classe 1E (elettriche) – team di Roma La Sapienza e Trento, con l’obiettivo di promuoverel ’edizione 2018, in programma dall’11 al 15 luglio sempre presso l’autodromo di Varano, con una nuova classe di partecipazione driverless, per le auto a guida autonoma.