Andrea Caldarelli: il giovane talento della Toyota ci svela i segreti del Fuji

Andrea Caldarelli: il giovane talento della Toyota ci svela i segreti del Fuji
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Andrea Caldarelli, il giovane pilota italiano schierato con la Toyota, ci svela i segreti del Fuji, il leggendario tracciato giapponese | <i>N. Villani</i>
11 ottobre 2014

Il riscatto della Toyota sul circuito di casa comincia dalla pole position. E parlando dell’ennesima  impresa del Costruttore nipponico nel Mondiale Endurance abbiamo anche l’occasione per raccontarvi una bella storia tutta italiana, di un talento di casa nostra: Andrea Caldarelli. I grandi appassionati sanno di chi stiamo parlando ma non tutti conoscono la grande avventura di questo ragazzo, classe 1990, nato a Pescara.

Un talento naturale

Come tanti, da giovanissimo sogna la Formula 1 e muove i primi passi nel karting, con i Minikart, poi crescendo le categorie diventano più importanti e si mette in evidenza nel Campionato Italiano 100 Junior. Nel 2004 per un momento lascia da parte le sue ambizioni per motivi di studio ma l’anno successivo si torna a far sul serio e arriva la prima monoposto, la Formula Azzurra, e anche il primo record: diventa infatti il più giovane pilota a vincere una gara di un Campionato Italiano, che terminerà al 4° posto assoluto dopo 3 podi e 1 pole position.

 

Il 2006 segna il passaggio alla Formula Renault 2.0 Italia e anche il suo primo importante traguardo in terra orientale: vittoria e pole position a Shangai nella Formula Renault 2.0 Asia Trophy. E non è un caso che Toyota si accorga del talento di Andrea e l’anno successivo lo inserisca nel suo Drivers Program. Comincia così il suo importante legame con il colosso nipponico e la sua carriera è un crescendo inarrestabile: per due stagioni si fa le ossa nella Formula Renault 2.0 Eurocup e nel 2009, mentre affronta la selettiva Formula 3 Euroseries, diventa Test Driver del Team di F1 della Toyota.

Andrea Caldarelli in Super GT
Caldarelli corre anche con Lexus nel Super GT

L'avventura con la Toyota

Nella stagione successiva con la grande squadra italiana Prema Powerteam conquista il 3° posto assoluto nella Formula 3 italiana. Il premio è un test a Vallelunga con la Scuderia Ferrari F1 dove mette a segno il miglior tempo, rifilando oltre un secondo di distacco agli altri piloti in pista, raccogliendo consensi da parte dei massimi vertici del Ferrari Driver Academy. Brilla anche nei Test GP2 ad Abu Dhabi con il quarto miglior crono assoluto. Poi affronta una sfortunata stagione nella GP2 Asia Series con il team Ocean Racing Technology di Tiago Monteiro.

Si comunica con l'endurance, ma non solo

Dopo aver provato con successo anche l’esperienza della neonata GP3 Series, corre per Toyota nella  difficile Formula Nippon ed è tra i migliori esordienti. Nel frattempo, dopo aver portato a termine il proprio percorso formativo nel FIA Institute Young Driver Excellence Academy, riceve la nomina di Ambasciatore da parte della Federazione Internazionale dell’Automobile. E’ un’importante onorificenza che lo pone al fianco di piloti come Lewis Hamilton e Jenson Button, col compito di promuovere i valori portati avanti dalla Federazione in termini di sicurezza stradale e di istruzione alla guida. Nel 2012 diventa Junior Driver di Toyota Racing per il programma World Endurance Championship e 24 Ore Le Mans sul progetto TS030: comincia così a lavorare al simulatore nella sede di Colonia e presenziare ai test ed alle gare, prendendo attivamente parte ai briefing tecnici.

Andrea Caldarelli è sotto l’ala dei programmi Toyota da ormai otto anni e speriamo di vederlo presto promosso a pilota ufficiale del team che partecipa al WEC

 

Il Costruttore lo schiera anche nel campionato giapponese Super GT come pilota ufficiale nel Lexus Team KeePer Kraft: conquista un 2° posto nella 1000 Km di Suzuka ed è il miglior “rookie” della stagione. Il suo ruolo di Junior Driver viene confermato anche lo scorso anno e prende di nuovo parte al Super GT nel programma LEXUS Racing: divide l’abitacolo della SC430 del TOM’S Racing con l’esperto Daisuke Ito e dopo una grande stagione giunge all’ultima gara ancora matematicamente in lizza per la vittoria finale. Quest’anno sta proseguendo la sua esperienza nel Super GT con LEXUS Racing con la nuova RC- F e con lo stesso esperto compagno di squadra. Al momento, in attesa dell’ultimo round di Motegi di metà novembre,  tiene aperta la lotta per il titolo: è a soli 3 punti dalla vetta nella classifica riservata ai piloti e a -1 in quella dei team. Questa storia e i risultati ottenuti parlano da soli e c’è di che essere orgogliosi del nostro talento.

Il Fuji, un circuito leggendario

Andrea Caldarelli è sotto l’ala dei programmi Toyota da ormai otto anni e speriamo di vederlo presto promosso a pilota ufficiale del team che partecipa al WEC. Il Mondiale Endurance fa tappa al Fuji, teatro di gare leggendarie nella storia del Motorsport. Completamente ridisegnato nel 2005, nel suo layout più recente è lungo 4,563 chilometri, è un tracciato molto tecnico e vanta anche un rettilineo di ben un chilometro e mezzo di lunghezza.

toyota ts040 silverstone
Speriamo di vedere presto Andrea Caldarelli sulla Toyota TS040 all'interno del Mondiale WEC come pilota ufficiale

 

Andrea lo conosce molto bene e gli abbiamo chiesto di svelarci qualche segreto… «Il Fuji è una pista molto tecnica. La prima parte è molto veloce, con due curve di quarta e quinta marcia, mentre l’ultimo settore è molto tortuoso e lento con tre curve da seconda marcia dove è molto importante avere un posteriore stabile. Ci sono solo due frenate molto importanti dove si può ricaricare più facilmente il sistema ibrido».

 

In merito al potenziale della TS040 Hybrid sul circuito di casa ha aggiunto: «Credo che la Toyota possa fare molta differenza nel primo e nel secondo settore grazie al buon carico aerodinamico. Vedo un po’ più difficile l'ultimo settore dove abbiamo sempre sofferto un po' per il bilanciamento della vettura. Sarà molto importante anche la top speed in quanto in gara è fondamentale per i sorpassi».

 

E’ chiaro che difficilmente poteva sbagliarsi e infatti è arrivata l’ennesima pole per Toyota, la quarta per questa stagione, la decima dal loro ingresso nel WEC.

 

Nicola Villani

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