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Molti dei più moderni cambi automatici, come per esempio il PDK Porsche o l’S Tronic Audi, ormai da qualche tempo sono dotati della funzione “sailing” (definita anche "coasting" in alcuni casi). Su questi modelli ogni volta che il guidatore solleva il piede dall’acceleratore la trasmissione si disaccoppia dal motore, che quindi scende al minimo. Una soluzione intelligente, che permette di risparmiare carburante, sfruttando al meglio l’inerzia incamerata dal veicolo e quindi l’energia già spesa dal motore. Naturalmente non appena si sfiora il pedale del freno la trasmissione si riassocia al motore, in modo da sfruttare il freno motore.
Dal momento che il sistema è ormai collaudato, qualcuno deve aver iniziato a pensare di applicarlo anche ai cambi manuali. L’idea era già venuta ad un inventore nel 2012 (Leonardo Grieco), che era stato in grado di applicarla artigianalmente ad una Skoda Octavia, suscitando un certo clamore (all'epoca molti giornali lo avevano intervistato). Molto più nota e diffusa da noi è stata la Balilla "ruota libera", cioè un accoppiamento fra motore e ruote analogo a quello delle biciclette, adottato dalla Fiat in tempi di autarchia, quando risparmiare benzina era un dovere.
Oggi però l’idea è stata riportata in auge da Schaeffler, il colosso tedesco di componentistica automotive, che ha annunciato lo sviluppo di una frizione elettronica intelligente E-Clutch. Questa moderna frizione “by-wire” sarebbe in grado prima di tutto di disaccoppiare automaticamente il cambio manuale non appena possibile, rendendo possibile il “veleggiamento” anche sulle auto prive di una trasmissione automatica. In pratica, una volta inserita la terza marcia, la E-Clutch in rilascio si apre, permettendo quindi di procedere per inerzia in folle, con il motore al minimo. Non appena si frena invece la frizione elettronica si chiude repentinamente, riportando su di giri il motore, proprio come avviene sugli automatici dotati di funzione sailing.
Ma non è tutto. La E-Clutch della Schaeffler sarebbe in grado di offrire anche una versione ancora più evoluta, che permette di eliminare del tutto il pedale della frizione in presenza di un cambio manuale. Per la verità in passato c’erano già stati alcuni esempi - non molto fortunati - di frizioni automatiche. Oltre alla Citroen DS del 1955, ricordiamo alcune versioni particolari di auto arrivate sul finire degli anni ’90. Alcuni ricorderanno la Renault Twingo Easy, la Fiat Seicento Citymatic o la Mercedes Classe A prima serie semi-automatica. Tutti modelli che avevano un cambio manuale senza avere però il pedale della frizione (vd. foto). In pratica queste auto cambiavano manualmente staccando e riattaccando la frizione durante la manovra della leva ma essendo privi di una raffinata gestione elettronica, non restituivano un funzionamento sempre apprezzabile.
Secondo Schaeffler “l’intelligent clutch by wire” potrebbe arrivare sui modelli di serie già entro un paio d’anni
Quella che propone Schaeffler invece, grazie ad una centralina elettronica molto più sofisticata, permetterà a chi guida di occuparsi solamente dell’inserimento delle marce, senza dover azionare alcun tipo di pedale. Dei sensori rileveranno il movimento della leva del cambio e a quel punto si occuperanno di comandare l'azionamento perfetto della frizione. Secondo Schaeffler “l’intelligent clutch by wire” potrebbe arrivare sui modelli di serie già entro un paio d’anni. I costruttori potrebbero essere molto interessati a questa tecnologia non solo per la comodità di un cambio manuale senza pedale della frizione, quindi più semplice e confortevole da usare, ma soprattutto perché la messa in folle automatica aiuterebbe - e non poco - a superare con più disinvoltura i nuovi test di omologazione in condizioni reali, dove Schaeffler promette un risparmio di consumo nell’ordine dell’8%.
Sarebbe infine una bella rivincita nei confronti di tutti coloro che si sono sempre schierati a priori contro la guida “in folle”, giudicata, a torto, pericolosa (lo appariva un tempo, e lo insegnavano nelle autoscuole, ma oggi, con i moderni impianti frenanti sovradimensionati, non si corre più alcun rischio, a meno che non ci si trovi in discesa o in condizioni particolari per lunghi tratti). Viaggiare in folle del resto è una pratica utile per risparmiare molto carburante, che tutti noi possiamo mettere in pratica già oggi nella guida quotidiana.