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È di questa primavera la notizia, proveniente dall’India, di strisce pedonali disegnate per generare un effetto 3D. O meglio, anche se già da vari anni qualcuno in Cina e USA le aveva proposte con spunti artistici, è dallo scorso aprile che la fantasiosa creazione realizzata dall’artista Saumya Pandya Thakkar, gira maggiormente il web e il mondo reale, commentata più o meno positivamente senza sinora dei riscontri certi e condivisi, almeno dalle nostre parti.
Dopo una certa diffusione in nazioni critiche per la sicurezza del flusso pedonale, come la stessa India e la Cina, con giudizi favorevoli anche per parola delle istituzioni locali, ora in Italia qualche comune ha preso spunto per provare a disegnare su alcuni attraversamenti pedonali (spesso nei pressi delle scuole) un nuovo e più articolato genere di striscia che, grazie all’effetto ottico generato soprattutto se vista a distanza, può indurre a un maggior rallentamento chi alla guida di un veicolo si avvicini ai punti dove transitano i pedoni.
Gli attraversamenti pedonali, pur simili, non sono regolamentati e realizzati in maniera identica in tutto il mondo, specie in quanto a finitura estetica dei disegni sull’asfalto, ma ovunque possono divenire punti critici. In Italia le strisce possono variare dai tre ai cinque metri di lunghezza minima, con disegno geometrico noto, in Messico alcune città svettano invece per fantasia di colori e forme; ma se un’idea risulta oggettivamente utile per tutti ben venga, oltretutto quando economica. Spesso si da per scontato di sapere tutto del codice stradale e del come comportarsi in prossimità delle strisce ma, tanto per ribadire, trasgredire le regole di attraversamento senza dare correttamente precedenza a chi cammina, può comportare sanzioni oltre i 150 euro e decurtamento di venti punti patente; come viceversa un comportamento errato da parte del pedone prevede alcune multe, pur se limitate a cifre di qualche decina di euro. Soprattutto, sanzioni a parte, a tutt’oggi molti degli incidenti con gravi esiti (per i pedoni) avvengono in prossimità delle strisce causa eccessiva velocità dei veicoli in transito.
E' tra l'altro proprio l’Italia quella citata storicamente anche all’estero come luogo in cui trovar traccia di antichissimi attraversamenti pedonali, in quel di Pompei. Al di là delle moderne varianti 3D, alcune bicolore altre di tre tonalità, genericamente tendenti a combinare il classico bianco con parti di giallo e nero creando un effetto ombra, o a gradino, è il fattore sicurezza quello più importante ed è quello che sarà quindi misurato. Fondamentali le impressioni dal vivo, meglio se con un'assistenza iniziale delle istituzioni o in tratte tutelate (per il rischio di effetti inattesi) con giudizio di pedoni, automobilisti e anche motociclisti, statistiche con rilevamenti alla mano, per questa più vivace e colorata versione di striscia che potrebbe prendere piede anche nel vecchio continente.