Anche in Italia il treno del futuro

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A Bologna i test del treno svizzero a levitazione magnetica
3 febbraio 2022

Il progetto ha ricoperto il ruolo da star assoluta durante la fiera delle innovazioni a Dubai, MagRail permetterà ai gestori delle infrastrutture di fornire velocità ultra-elevate fino a 550 km orari all’interno dei corridoi ferroviari esistenti, il che si tradurrà in riduzione drastica del tempo in viaggio e dei costi di costruzione rispetto ai progetti definiti da High Speed Rail.

Una soluzione ibrida concede sia ai veicoli magnetici che ai treni convenzionali di operare sulle stesse linee, senza alcuna modifica del materiale sottostante. Il sistema MagRail può essere successivamente trasformato in una ferrovia nel vuoto (secondo il concetto “hyperloop”) che si muoverà a velocità fino a 1200 km l’ora.

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Per studiare le potenzialità di questo sistema di trasporto, il 18 giugno è stato firmato un Memorandum of Understanding da Rfi e Nevomo (che fino a un anno fa si chiamava Hyper Poland). L’accordo ha l’obiettivo di verificare la fattibilità tecnica ed economica della nuova tecnologia, oltre che la reale possibilità di far coesistere il sistema ferroviario tradizionale e quello magnetico.

Una possibilità su cui sta lavorando Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) che assieme a Nevomo ha deciso di analizzare e testare fino a verificarne l’effettiva realizzabilità. Il circuito ferroviario di prova di Bologna San Donato sarà un tracciato dedicato a prove e collaudi. Il percorso si trova all’interno dei confini del capoluogo regionale dell’Emilia-Romagna, più precisamente nel quartiere di San Donato, dove ha un estensione che parte dalla Tangenziale fino ad arrivare alla superficie comunale di Castenaso.

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