Anche il Canada si prepara a dazi più pesanti sulle auto elettriche cinesi

Anche il Canada si prepara a dazi più pesanti sulle auto elettriche cinesi
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La guerra dei dazi potrebbe fermare il mercato automotive
24 giugno 2024

Secondo le ultime indiscrezioni, anche il governo canadese sta preparando dei nuovi dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina, per allinearsi alle azioni intraprese dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea.

Secondo le ultime informazioni di Bloomberg, il governo canadese deve ancora prendere delle decisioni finali su come procedere, ma è probabile che annuncerà presto i dazi che colpirebbero le esportazioni cinesi di veicoli elettrici in Canada

Lo scorso anno, il valore delle importazioni di veicoli elettrici cinesi in Canada è salito a 2,2 miliardi di dollari canadesi (1,6 miliardi di dollari), una crescita incredibile se pensiamo che nel 2022 le importazioni sono state pari a 100 milioni di dollari canadesi. Inoltre, il numero di auto arrivate al porto di Vancouver dalla Cina è più che quintuplicato, dopo che Tesla ha iniziato a spedire le Model Y dal suo stabilimento di Shanghai. Tuttavia, secondo Bloomberg, la principale preoccupazione del governo canadese non è Tesla, ma la prospettiva che auto a basso costo prodotte dai produttori cinesi inondino il mercato.

Lo scorso maggio, il governo degli Stati Uniti ha annunciato i piani per quadruplicare i dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina, con una tariffa finale che potrebbe raggiungere il 102,5 percento. Come vi abbiamo raccontato qualche giorno fa, anche l'Unione Europea ha dichiarato che prevede di aumentare i dazi sui veicoli elettrici cinesi, con alcune vetture che potrebbero affrontare dazi aggiuntivi fino al 38,1% (oltre al dazio originale del 10%).

Infine, lo scorso 13 giugno, il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che prenderà tutte le misure necessarie per difendere i diritti e gli interessi delle aziende cinesi. Infatti, la mossa dell'UE è un atto evidente di protezionismo commerciale e, allo stesso tempo, la Cina si riserva il diritto di presentare una denuncia all'OMC, nonostante la Cina abbia esortato l'UE a correggere immediatamente le sue pratiche errate e a gestire le frizioni economiche e commerciali attraverso il dialogo e la consultazione.

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