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“Ciao ciao, BM” o “Ciao ciao MB”. Dipende da come la vedete, ma la sostanza è che i grandi gruppi tedeschi ai vertici dell’auto, causa la pandemia, rinunciano. Per ora dicono solo di aver sospeso, ma è comunque un fatto rilevante: stop alla collaborazione inedita a suon di milioni investiti insieme per cavalcare l’onda impegnativa, per chi è nato facendo il ferro, della guida autonoma.
Cosa vuole dire? Non è che se i riferimenti del mercato allentano un fronte, quel fronte sparisce. Però una nella ridimensionata gliela diamo, all’arrivo di auto con guida autonoma. Se ne è parlato tantissimo, grazie a modelli lungimiranti e ottimi ma criticabili esempi. Ce ne hanno fatto parlare tantissimo loro stessi, BMW e Daimler. Il fatto è che ora ci sono altre cose da fronteggiare con il peso economico che non può andare fuori dal necessario, per chi vende auto con certi volumi e impegna progetti di certa portata.
Ecco il punto. Magari vedremo le auto con guida autonoma qualche anno più in la per Mercedes e BMW, quindi molti anni più in la per le nostre amate slow-follower Fiat. Ma chi arriva da extra-settore, vedi i siliciai, i softwaristi e i cinesi, continua a voler correre. L’intelligenza artificiale e i progressi di guida autonoma saranno più in mano a chi può puntarci molto, non nei pensieri a breve delle Case auto travolte dalla pandemia.
Stop quindi alla fresca e inedita collaborazione, BMW e Daimler per le tecnologie comuni di guida autonoma. Annunciata circa un anno fa e lungimirante, che faceva capire come volessero rimanere una spanna sopra gli altri mettendoci risorse insieme; ora libera ognuno di potersi scegliere altri partner, indipendentemente.
BMW lavora anche con Intel, Mobileye, FCA e Ansys. Mercedes pensa maggiormente a partner anche estra-settore, pare. Un processo alleggerito e non più rafforzato dall’alleanza, che vuole anche dire meno distanza per le Case che inseguono sul fronte.Queste tecnologie si evolvono, ma potrebbe essere essere meno rapida la diffusione delle stesse, meno il divario tra una Casa premium e una generalista.
Vedete un po’ voi, se gli automobilisti premium fedeli alle tedesche, devono o meno esserne contenti, pensando al valore delle proprie auto di oggi e di domani.