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Il matrimonio tra Anas e Ferrovie dello Stato si farà: il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla fusione della società che gestisce 25.000 km di statali e autostrade senza pedaggio con Ferrovie dello Stato. Un progetto, questo, nato dalla volontà del presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani.
A seguito di questa operazione, Anas diventerà una società controllata dal gruppo Ferrovie dello Stato, il cui valore patrimoniale ammonta a 38 miliardi di euro. Nel concreto, la fusione verrà perfezionata grazie al trasferimento delle quote di Anas a Ferrovie dello Stato dietro un aumento di capitale di quest'ultima.
Dalla fusione nascerà un colosso dei trasporti, forte di oltre 75.000 dipendenti, incaricato della gestione di una rete che si estende per 41.000 km. Non sarà certo facile, però, gestire una struttura di queste dimensioni.
Quali, dunque, i vantaggi per Anas nel contesto dell'operazione? Le sinergie di gestione, ma anche di progettazione e sviluppo delle reti con Ferrovie dello Stato consentirebbero ad Anas di crescere, uscendo al contempo dal novero della pubblica amministrazione. Resta però da chiarire la garanzia di risorse finanziarie per l'azienda, che attualmente riceve dal Governo.