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Mentre la vecchia Europa è ancora alle prese con questioncelle di poco conto tipo cosa accadrà nel 2035, quando le auto con motore endotermico potrebbero essere sostituite in blocco dai veicoli elettrici (EV) o di come rianimare l'industria locale delle auto, la Cina guarda già al futuro. A Pechino non si parla più da tempo di come creare batterie più resistenti o della necessità di aumentare il numero di colonnine di ricarica lungo le strade. Al contrario, il dossier più scottante riguarda la guida autonoma. Basta dare un'occhiata alle previsioni per i prossimi 12 mesi: nel 2025, circa 15 milioni di nuove auto in circolazione – comprese quelle con un prezzo inferiore ai 15.000 dollari – saranno dotate di una tecnologia preliminare di guida autonoma. Le stime, provenienti da China EV100, un'organizzazione non governativa che include nel suo board la maggior parte dei dirigenti dei principali produttori di EV del Paese, sono emblematiche di una tendenza ormai in atto. Ma che cosa significa tutto questo? Un numero crescente di automobili sarà dotato almeno della cosiddetta capacità di guida autonoma di livello 2 (L2), che consente di controllare autonomamente sterzo, accelerazione e decelerazione durante la guida, anche se richiede comunque l'attenzione del conducente.
Nel 2025, in Cina, su tre auto nuove vendute, due avranno la capacità di guida autonoma L2 o superiore. Questo diventerà sempre di più il nuovo campo di battaglia per le Case cinesi, che si trovano ad affrontare una concorrenza spietata fra di loro e sono chiamate a innovarsi continuamente per non perdere quote di mercato. "La produzione di massa di sistemi avanzati di assistenza alla guida nel più grande mercato automobilistico del mondo ha permesso a più consumatori cinesi di provare la guida autonoma. La crescente adozione di auto intelligenti segna uno spartiacque nell'industria automobilistica globale", ha affermato David Zhang, segretario generale dell'International Intelligent Vehicle Engineering Association. In Cina, la maggior parte dei veicoli intelligenti rientra nello standard L2. L3 è considerato un sistema "hands-off", ma richiede comunque ai conducenti di essere attenti e pronti a prendere il controllo del mezzo, mentre L4 consentirebbe ai conducenti di distogliere lo sguardo dalla strada. L5 è poi un sistema completamente automatizzato che non necessita di intervento umano o dove il guidatore proprio non c'è, come il Robotaxi di Tesla. Il quotidiano cinese South China Morning Post ha scritto che la guida autonoma dovrebbe far risparmiare alle aziende del Paese la bellezza di 1,8 trilioni di yuan all'anno in costi di manodopera da qui al 2030, visto che migliaia di camion potranno spostarsi senza conducente. Ve l'immaginate un'autostrada italiana così?
Il costo di un ADAS per la guida autonoma è sceso negli ultimi due anni, in concomitanza con l'aumento della produzione e delle vendite di auto intelligenti in Cina. Ora, secondo la società di consulenza Shanghai Mingliang Auto Service, si aggirerebbe intorno ai 10.000 yuan, 1.200 euro. Parallelamente, il costo dei dispositivi Lidar utilizzati da molte auto intelligenti per mappare l'ambiente circostante è sceso a circa 200 dollari l'unità, rispetto alle migliaia di dollari di cinque anni fa. Quest'anno, la Cina spera di assistere alla democratizzazione dei sistemi di guida autonoma di fascia alta nei veicoli più diffusi in patria, con decine di case automobilistiche che lavorano duramente per superare i rivali. A proposito della diffusione delle automobili a guida autonoma, BYD, il più grande produttore di veicoli elettrici al mondo, ha elaborato un piano per costruire auto con un prezzo inferiore a 100.000 yuan (12.700 euro), dotate di sistemi ADAS preliminari. Denominato "God's Eye", il sistema di guida è stato sviluppato internamente da BYD e equipaggerà i modelli di massa della Casa automobilistica con funzionalità comunemente presenti solo nei veicoli elettrici di fascia alta, come il parcheggio a distanza tramite smartphone e il sorpasso autonomo su strada. "Stiamo dando inizio a un'era in cui la guida autonoma sarà alla portata di tutti", ha affermato il fondatore del colosso cinese, Wang Chuanfu. Non è una minaccia... un semplice avvertimento.
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