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Le prime rondini, i primi soli. Ma il grafico resta in salita quasi verticale e i numeri parlano chiaro. La battaglia è tutt’altro che finita, il nemico niente affatto definito in termini di fronte e potenziale di fuoco. Di conseguenza la nostra migliore arma di difesa, stare e mantenersi isolati evitando così ogni forma di contatto, che si traduce in una probabilità di contagio e diffusione del virus altissima, deve essere sempre carica e al massimo dell’efficienza e attenzione. Siamo armati, stiamo armati, #iorestoacasa.
Si continuano a spostare avanti nel tempo e a data eventualmente da definire eventi, manifestazioni, occasioni di assembramento e scambio. Contemporaneamente si stringono i confini della nostra vita, si chiudono frontiere, scali aerei e ferroviari. Si stabiliscono norme di movimento locale e permessi in deroga sempre più rigidi. È giusto. Sacrosanto.
Non solo provvedimenti a livello nazionale, vengono valutati e decisi su scala europea così come in ambito locale. Si chiudono le frontiere di Paesi come Austria, parzialmente Germania, Spagna, settorialmente Francia, si prospetta un grande recinto europeo di chiusura del continente “politico” per favorire, invece e con la tendenza all’apertura dei confini interni, lo scambio commerciale, e di “armi” di difesa dal coronavirus e per la sopravvivenza dell’economia Europea. Oltre oceano le misure sono geopardizzate, spesso drastiche. Per fortuna la regola-guida che tende a prevalere come idea e strategia vincente è quella del confine individuale, rigido, responsabile e ben “sorvegliato”.
La ruspa delle decisioni di rinvio e sospensione continua a lavorare, senza sosta, si avvicina all’evento e lo rimuove, lo sposta più avanti, di quanto e come non si sa, non si può sapere. Siamo nella seconda metà di Marzo, la “ruspa” lavora già su eventi del mese di Maggio. WESS e Campionato del Mondo Cross-Country Baja. L’Enduro “Alter-Mondiale” ha posposto la Gara di apertura, Extreme XL Lagares, prevista per il secondo week end di Maggio in Portogallo, a data da destinare. Il Mondiale Cross-Country Rally Bajas ha spostato ben 3 prove, Baja do Pinhal, Serta (Portogallo/27-29 Mrzo), Dubai International Baja, Dubai (UAE/02-04 Aprile) e Jordan Baja, Aqaba (Giordania/16-18 Aprile).
Qualcosa resta inesorabilmente “tra i cingoli” della ruspa. Il Promoter del Mondiale Super Enduro ha deciso di cancellare la Gara conclusiva, prevista per il 15 Marzo in Polonia, e di assegnare il Titolo all’inglese Billy Bolt, Prestige, e al bulgaro Teodor Kabarchiev, Junior, entrambi al comando della rispettiva graduatoria provvisoria dopo 4 Prove. Già promesso che Lodz ospiterà la Gara di apertura della prossima stagione della Serie. Il Ciclismo ha ormai archiviato la stagione delle Classiche dopo il rinvio di Parigi-Roubaix, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi rimandando di fatto l’”Inferno del Nord” a data da destinare, il Tennis ha già fissato per fine Settembre-inizio di Ottobre il Torneo del Roland Garros inizialmente in programma per la fine di Maggio-Inizio Giugno, nella stessa direzione si muovono NBA e il grande Golf. Non è una mappatura, solo esempi.
I “disagi” sono molti, di vario tipo e mescolano indiscriminatamente logistica e vita pratica, emotività e affetti, sentimenti. Si creano e si moltiplicano i casi difficili. Per esempio, Formula 4 inglese. È la serie promozionale e talent scout per definizione. Gli Organizzatori della serie hanno sorpassato il Governo inglese, che si limita ancora a “invitare” i cittadini ad evitare viaggi e contatti sociali, ha già deciso di rimandare i primi tre eventi in calendario, Donington Park (28/29 Marzo), Brands Hatch (11/12Aprile), Silverstone (25/26Aprile).
Ed ecco il caso. Nico Pino, quindicenne promessa dell’Automobilismo sudamericano. Il Cile ha chiuso le sue frontiere, terrestri, marittime e aeree, e Nico dovrà rimanere nel Regno Unito fino a nuovo ordine. La notizia lo ha raggiunto al termine di una seduta di allenamento a Brands Hatch. È solo un esempio, è persino difficile censire i casi di questo genere, che sommano le difficoltà oggettive agli stati d’animo influenzandoli fortemente.
Isola nell’Oceano della paura sembra essere l’ambiente dei Giochi Olimpici estivi, che restano in programma dal 24 Luglio al 9 Agosto. Tokyo 2020 è stata oggetto della riunione in teleconferenza della Commissione esecutiva del Comitato Olimpico Internazionale, che ha deciso ieri, martedì 16, di… non prendere alcuna decisione (frettolosa). Finora il CIO ha ripetutamente rifiutato di prendere in esame il rinvio di Tokio 2020, pur in presenza di suggerimenti di elementi interni allo stesso Comitato (Haruyuki Takahashi) che consideravano realista un rinvio, anche di un anno o due, e che sono stati immediatamente “zittiti” dal Capo del Governo Shinzo Abe e dal Presidente del Comitato Tokio 2020 Yoshiro Mori “Nessun progetto di rinvio o di cancellazione”. “Il CIO incoraggia tutti gli Atleti ea continuare a prepararsi meglio che possono per i Giochi Olimpici di Tokio 2020.
La decisione sembra tenere conto di altre più “tradizionali” problematiche e pare almeno un ficcare la testa sotto la sabbia non particolarmente incoraggiante.
Senza contare che comunque vadano a finire le cose, quale che sia la decisione (tardiva) che un risvegliato Comitato Olimpico Internazionale si premuri di prendere, in ogni caso si sta già giocando alla meno in tema di preparazione e qualifica degli Atleti e dei Team che già si confrontano localmente, e responsabilmente, con un autentico rompicapo derivato dal problema Coronavirus.
Non è difficile immaginare, sin da ora, che un’Olimpiade che si faccia a ogni costo possa essere fortemente indebolita e meno attendibile sotto il profilo dei verdetti.
Suppongo e spero, tuttavia, che l’indecisione… decisa del CIO sia solo un (breve) prendere tempo per allinearsi correttamente con tutti i fattori che, indubbiamente, intervengono sull’evento-emblema dello Sport.
© Immagini IOC, olympic.org