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8 marzo, Sergio Marchionne: «Volkswagen subirà l’impatto maggiore della fusione Peugeot-Opel e ha sicuramente altri problemi. Ma sono sicuro che al momento giusto tornerà a bussare alla nostra porta per fare due chiacchiere». 9 marzo, Matthias Muller, ad Volkswagen: «Non sono assolutamente disposto a colloqui, mi preoccupo solo di Volkswagen e non di FCA».
Al Salone di Ginevra qualche giorno fa si consumava questo siparietto a distanza tra i numeri uno di FCA e Volkswagen. Il tenore delle dichiarazioni avrebbe potuto far pensare che il discorso alleanza tra i due costruttori fosse da escludere , ma pare che non sia proprio così.
Ieri, in occasione della conferenza annuale di bilancio, il numero uno di Wolfsburg ha corretto il tiro: «Non ho mai detto che in futuro un legame con un'altra casa non ci potrà essere. Ho solo detto che al momento non ho avuto colloqui con Marchionne», ha precisato Muller.
Ma cosa c'è di concreto tra FCA e Volkswagen? Secondo quanto rivelato da Milano Finanza nelle scorse settimane ai piani alti di Wolfsburg sarebbe arrivato un dossier che valuta vantaggi e svantaggi dell'alleanza tra Volkswagen e Fiat-Chrysler.
In ogni caso pare che i due Gruppi al momento non siano pronti per una fusione di questa portata. Da una parte FCA deve ridurre il proprio indebitamento, mentre Volkswagen dovrà fare i conti ancora per un po' con le conseguenze finanziarie dello scandalo Dieselgate.
Il Gruppo tedesco, comunque, si è rivelato di recente abbastanza attivo sul fronte delle cooperazioni: dopo l'avvio della collaborazione con la cinese Jac per un’auto elettrica, poche ore fa è stata annunciata un'intesa con Tata per il lancio di nuovi modelli sul mercato indiano che coinvolge soprattutto il marchio Skoda.