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Se la più che probabile alleanza Fiat-Chrysler convince da un lato il mondo politico e i mercati, dall’altro solleva qualche dubbio per il Codacons. L’associazione dei consumatori si è espressa con scetticismo sulla fusione italo-francese, sollevando qualche perplessità sulle ricadute per i consumatori.
«La fusione tra Fca e Renault rischia di avere ripercussioni negative per i consumatori, in quei settori auto nei quali le due società hanno finora operato in piena concorrenza», sostiene il Codacons in una nota in cui a spiegare la posizione dell’associazione è il presidente Carlo Rienzi.
«Fca e Renault si sono finora date battaglia sul mercato europeo delle auto nel segmento delle utilitarie e delle vetture di piccole dimensioni, comparto nel quale le due società operano in una situazione di concorrenza diretta. Ciò ha portato vantaggi per i consumatori, attraverso una sfida commerciale per conquistare fette di mercato basata su offerte, promozioni e modelli di automobili sempre più competitivi».
«La fusione tra i due gruppi – prosegue Rienzi - rischia ora di annullare tale concorrenza, perché una sovrapposizione produttiva per utilitarie e piccole auto non sarebbe certo redditiva. I consumatori italiani ed europei rischiano così di ritrovarsi con una minore offerta sul mercato e con prezzi di listino maggiorati per quelle auto finora prodotte da Fca e Renault in regime di piena concorrenza. Per tale motivo Antitrust e Ue devono vigilare con la massima attenzione sull’operazione, per evitare che a rimetterci siano i consumatori di tutta Europa».