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Le immatricolazioni auto in Italia contano un calo di 200.000 veicoli rispetto al 2021. Le auto elettriche a luglio vanno a picco, -29% per un -19% da inizio 2022. Federmotorizzazione allarma sul fatto che il Bel Paese ha un reddito netto medio troppo basso rispetto a quella parte di Europa che vede salire le quote di BEV su circolante.
L’Italia è messa come la Spagna: intorno al 3,5% del venduto, mentre Francia e Germania sfondano il 10%, per non parlare del tetto d’Europa, dove le termiche sono in certi Paesi meno del 30% sul venduto.
Buongiardino, di Federmotorizzazione parla chiaro: “Una transizione elettrica accelerata è irraggiungibile per Il cittadino medio italiano. Oltre alle infrastrutture, non acquista auto elettriche perché non se le può permettere: i politici, devono puntare allo svecchiamento del parco inquinante attraverso le motorizzazioni tradizionali di ultima generazione”. Non è possibile inseguire Paesi del Nord Europa che hanno, mediamente, il 60% di reddito più alto.