Alla larga dagli speculatori: la benzina a 2,7 euro al litro tenetevela

"...accà nisciuno è fess" recita il proverbio napoletano, che in questo caso trasmigra al Nord e si applica all'area di servizio sulla A8 Villoresi Ovest dove i prezzi della benzina nel giorno di Ferragosto sono arrivati a cifre del 35% superiori alla media. Ma chi ci è cascato? Chi ha veramente fatto un pieno in quell'area e a quel prezzo? Perché gli automobilisti - persino i turisti svizzeri e tedeschi che spesso percorrono questa autostrada - si sono fatti furbi e i prezzi li guardano. E tirano dritto, perché la richiesta è spropositata (e meno male che si tratta del "self" chissà a quanto arriva il "servito"), ma nella zona non è difficile spuntare prezzi di gran lunga inferiori ai 2 euro al litro, per esempio al Centro commerciale di Arese, a pochi centinaia di metri.

Una inchiesta condotta qualche tempo fa su un campione di automobilisti ("dove preferisce fare il pieno?") riportava che le aree di servizio autostradali sono considerate i luoghi dove ci si sente "meno sicuri" in assoluto e per vari motivi: in passato era l'inclinazione di alcuni gestori a piccole truffe a danno di persone poco attente (cambio dei tergicristalli, olio, motore e simili sostituiti senza motivo), poi il fenomeno tutt'ora vivo e presente dei furti in auto nel tempo di un caffè. Ora ci si mettono anche i furti "legali" sul carburante. Appurato che la speculazione esiste e il prezzo alla pompa è "libero" e ora anche affiancato all'informazione sul prezzo medio regionale, la scelta è nelle nostre mani o, meglio, nelle carte di credito. Boicottare i distributori troppo cari e usare le app con le info per i prezzi più bassi. E magari una bella multa subito a chi approfitta di vacanzieri ferragostani in riserva per speculare.