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Di Ferrari 250 GT LWB Berlinetta 'Tour de France’ ne hanno costruite 72 esemplari, questa è la numero 52. Ma non è come tutte le altre. Come accade per i gioielli più rari, anche questa vettura ha una storia particolare. Costruita nel 1958 per l’industriale francese Jacques Peron, presenta una lunga serie di dettagli unici richiesti espressamente dal proprietario, tutti documentati da una corrispondenza tra Peron e la Ferrari stessa. La 'Tour de France’ in questione, numero di telaio 1031 GT con carrozzeria realizzata da Scaglietti, doveva essere costruita con motore 250 TR, cofano motore incernierato per consentire facili riparazioni su strada come pilota solista, un freno a mano montato sul tunnel della trasmissione per le partenze da fermo in salita, spazio per due ruote di scorta per le gare di durata, un amperometro al posto dell’orologio e un altimetro per determinare quando e come regolare i getti del carburatore.
Di queste richieste però, Ferrari ne esaudì solo alcune, evitando di montare il 250 TR e di collocare il freno a mano sul tunnel. Curiosamente invece, acconsentirono ad installare l'altimetro, a patto che Peron provvedesse a portarlo con sé al momento della consegna della vettura. Non solo: Ferrari chiese anche di presentarsi a Maranello con il curriculum da pilota, perché l’intenzione del francese era quella di partecipare al Tour de France e Ferrari non voleva far sfigurare l’auto. Peron non fu contento, tanto che - nonostante il 4° posto finale -, nel 1958, René Cotton. La vettura passò poi nelle mani di diversi proprietari, fino ad arrivare a David e Mary Love, coppa da sempre appassionata di vetture sportive che l’acquistò nel 1972. L’auto venne così restaurata (per la prima volta) per poi passare di mano in seguito alla scomparsa di David Love, nel 2014.
Grazie alla corrispondenza tra il primo proprietario e la Ferrari, il restauro definitivo (di cui si è preso cura lo specialista Patrick Ottis) è un piccolo capolavoro anche per i più elevati standard. È stato infatti ripristinando il cablaggio e montati i fari originali Marchal del 1958 e (tra le altre cose) una batteria d’epoca. L’auto riprende quindi il colore Alfa Romeo battezzato "Giulietta Blue" con una striscia rossa al centro e tappezzeria marrone Havana. Le quotazioni, con tutte le probabilità, saranno di diversi milioni di euro. Per chi fosse interessato l’asta si terrà a Monterey, in California, ad un evento tra il 13 ed il 14 agosto 2021.