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Dopo aver negato in maniera decisa la possibilità della cessione del marchio Alfa Romeo a Volkswagen, Sergio Marchionne torna a parlare del brand del Biscione – che potrà contare su numerose novità nel prossimo futuro grazie alle collaborazioni avviate dal Gruppo Fiat con Mazda e Ferrari – e del suo ritorno sul mercato statunitense.
Rilancio quest'ultimo però posticipato rispetto a quanto previsto originariamente. L'Alfa tornerà infatti negli USA a partire dal 2014 e non nella tarda metà dell'anno in corso come originariamente previsto.
«Sarà un'occasione per mostrare al mondo che Fiat e Chrysler - afferma l'Amministratore Delegato Sergio Marchionne, secondo quanto riporta il Wall Street Journal - possono raggiungere un livello di grandezza che nessuno poteva immaginare fino a pochi anni fa.»
Ma far diventare Alfa Romeo un marchio globale è una «scommessa» perché gli USA così come la Cina sono «mercati iper-competitivi» e perché per Alfa Romeo «non sarà facile acquisire clienti fedeli a BMW, Mercedes e Lexus.»
Risorse Fiat già impiegate per imprimere una svolta a Chrysler
Negli ultimi tre anni Marchionne ha usato gli asset e le risorse di Fiat per imprimere una svolta a Chrysler. «Ora sta facendo il contrario, impiegando ingegneri, impianti e concessionari Chrysler per aiutare Fiat - riporta il Wall Street Journal - a diventare un costruttore globale ed entrare nei mercati che spingeranno in futuro la crescita e i profitti nell'industria automobilistica. In questo ambizioso piano è chiave il rilancio del marchio Alfa negli Stati Uniti nel 2014.»
Marchionne incontrando i concessionari a Las Vegas nelle scorse settimane ha messo in evidenza come un successo dell'Alfa Romeo negli USA sarebbe un «trampolino di lancio» per la Cina e altri mercati globali e aiuterebbe un balzo delle vendite oltreoceano in grado di arginare l'esposizione della Fiat all'Europa.
Le Alfa per gli USA saranno realizzate in Italia e in America
Il primo modello Alfa che sarà venduto negli Stati Uniti sarà realizzato in Italia, il secondo a Belvidere, in Illinois, nell'impianto Chrysler dove al momento viene prodotto il Dodge Dart. I due futuri modelli monteranno motori esclusivi basati sulla tecnologia utilizzata da Maserati e Ferrari.
Una mossa che punta a differenziare il marchio Alfa Romeo da Chrysler e a conferire alle nuove vetture credenziali più alte. Giulia e la nuova sportiva 4C saranno vendute negli Stati Uniti nei concessionari Fiat in franchising di proprietà dei distributori Chrysler e saranno distribuiti da Chrysler.