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In copertina: Alfa Romeo Vassago, rendering di uno studente dell’ArtCenter College of Design della California.
Il ruolo di Alfa Romeo all’interno di Stellantis è piuttosto chiaro: prestazioni, stile, premium vero. D’altronde la Casa di Arese ha sia la storia che la tecnologia per fare bene, oltre ad un design riconoscibile e apprezzatissimo nel mondo. Lo sa bene Jean-Philippe Imparato, ad di Alfa Romeo, che in un’intervista ai colleghi di Autoweek ha dichiarato in anteprima che presto potremo vedere un SUV ad alte prestazioni per competere con i tedeschi: “Non l'ho detto a nessuno prima, ma dato che vogliamo presentarci come marchio premium di Stellantis, e poiché tutti nel mondo conoscono il nostro brand, la mia intenzione è quella di portare sul mercato un SUV di fascia alta”. Non solo, Imparato ha ridotto il campo per rendere ancora più chiaro l’obiettivo, ovvero il segmento E: "Puntiamo a modelli come la BMW X5, X6 e la Serie 7”, ha aggiunto senza nascondersi.
Come per Giulia prima e Tonale poi, è probabile che Alfa Romeo - nonostante dinamiche differenti all’interno del gruppo - impiegherà del tempo per concretizzare la vettura: “Stiamo iniziando a dargli forma”, ha spiegato l’amministratore delegato del brand. Assieme al nuovo SUV è poi attesa una berlina (sempre di segmento E) che fungerà da vera e propria ammiraglia del marchio, con contenuti e stile di riferimento per Alfa Romeo. Difficilmente i tempi di attesa saranno inferiori ai 5 anni, entro i quali dovrebbe invece arrivare il tanto chiacchierato SUV compatto Brennero. Costruito sulla piattaforma modulare CMP (ex PSA), Brennero dovrebbe rappresentare il veicolo di accesso alla gamma andando a sostituire di fatto Giulietta ormai fuori produzione da fine 2020. Ci sono buone possibilità di vederlo già il prossimo anno, con un’ampia gamma di motorizzazioni tra cui il plug-in hybrid e un’elettrico puro.