Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
"Se fosse stata costruita in Italia, la Milano avrebbe avuto un prezzo di attacco sui 40.000 euro anziché 30.000, limitando il suo potenziale sul mercato": così il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, ha commentato ad Automotive News la decisione di assemblare il nuovo SUV di casa Alfa Romeo in Polonia anziché nel nostro paese in una tavola rotonda organizzata a margine della presentazione della Milano. La prima elettrica della storia del Biscione ha un altro primato: è la prima Alfa a essere assemblata fuori dall'Italia dall'inizio della storia del marchio, nel 1910.
La Milano uscirà dalle linee di produzione dello stabilimento di Tychy, dove vengono assemblate anche le "cugine" Fiat 600 e Jeep Avenger. Una notizia, questa, che arriva in un momento in cui i volumi produttivi di Stellantis stanno scendendo del nostro paese, e il futuro di alcune fabbriche resta incerto. Non lo è, invece, il futuro in termini di produzione delle future novità di casa Alfa Romeo. Tavares, infatti, ha confermato che le nuove generazioni di Stelvio e Giulia saranno prodotte in Italia.
Lo Stelvio, in arrivo nel 2025, e la Giulia, prevista per il 2026, continueranno a essere prodotte nello stabilimento di Cassino. Che, peraltro, sarà adattato per accogliere la produzione di veicoli basati sulla piattaforma STLA Large, con un investimento di oltre 100 milioni di euro. Tavares ha poi rivelato di aver ricevuto una richiesta per cedere Alfa Romeo, ma di averla rifiutata perché il marchio è tornato in positivo negli ultimi anni. Il CEO di Stellantis ha anche parlato di un'offerta da parte di un costruttore cinese per l'acquisto di uno dei tre marchi francesi di Stellantis. Massimo riserbo, però, sui nomi degli interessati.