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Legnano (MI) - Esistono pochi luoghi al mondo capaci di stregare l’animo umano. Uno di questi è a due passi da Milano, nel sotterraneo di una celebre concessionaria di automobili. Stiamo parlando del Museo Alfa Romeo dei Fratelli Cozzi, appena inaugurato a Legnano, all’interno dell'Azienda di famiglia.
Fratelli Cozzi: una vita dedicata all'Alfa
Qui si raduna una collezione strepitosa di Alfa Romeo, raccolta faticosamente da Pietro Cozzi. Figlio del fondatore dell’Azienda, Pietro matura un attaccamento viscerale al marchio del Biscione sin dagli anni ’60, quando partecipa ad alcuni rally con una Giulietta Sprint 1300. Mentre si dedica alla concessionaria di famiglia, che nel frattempo diventa sempre più grande e strutturata, inizia a collezionare i modelli più significativi e leggendari della Casa di Arese prodotti dal 1950 ad oggi.
Nel frattempo subentrano nell’attività i figli, prima Roberto poi Elisabetta, che contribuiscono in maniera significativa a traghettare la società nel nuovo millennio e tagliare nuovi traguardi, in linea con le esigenze di un mercato sempre più rapido e in evoluzione.
Un Museo per sempre e per tutti
La collezione intanto è cresciuta fino a raggruppare più di 50 modelli, tra cui due esemplari unici al mondo. Da qui l’idea di trasformarla in una museo aperto a tutti. A Pietro Cozzi e ai suoi figli del resto, non piace l’idea di una collezione chiusa gelosamente tra le mura di famiglia ma sognano di poter condividere le meraviglie del Biscione con gli appassionati di tutto il mondo.
Nasce così il Museo Cozzi Alfa Romeo di Legnano, ideato nelle forme e nel significato direttamente da Pietro, Roberto ed Elisabetta. In questo luogo magico, che abbiamo avuto l’onore di visitare in anteprima assoluta, si raccolgono le più belle automobili del Biscione degli ultimi 60 anni anni. Dalla preziosissima 6c 2500 Sport del 1950 alla 4C di oggi, passando per vere e proprie leggende dell’automobilismo come la Giulia Spider, la Giulia SS, la GT 1300 Junior e la Montreal fino ai capolavori di Zagat0 come la SZ e la RZ.
Due pezzi unici al mondo
Da segnalare poi i due pezzi unici al mondo. Si tratta di una Giulia TI Super, l’unica delle 500 realizzate verniciata color “fumo di Londra” e di una 155 da corsa che venne utilizzata nel 1992 per stabilire un record di velocità oltre i 300 km/h a Bonneville, con tanto di paracadute posteriore.
Il Museo è anche ricco di documenti originali, libri, disegni, filmati, insegne, trofei, fotografie e oggetti che, insieme alle auto, testimoniano la storia del forte e longevo connubio tra Fratelli Cozzi e Alfa Romeo. La collezione verrà sempre aggiornata con nuovi modelli e vuole rappresentare un patrimonio importante per la storia dell’automobile italiana del ‘900 ed un contributo significativo per comprendere il percorso industriale del glorioso marchio nato a Milano nel 1910.
Da non perdere
Insomma se volete un consiglio spassionato, appena potete ritagliatevi un giorno durante un weekend e andate a visitare questo luogo, magari insieme al bellissimo Museo Alfa di Arese, appena restaurato. Nemmeno a farlo apposta infatti, questi due luoghi magici e unici al mondo, nascono a 20 km di distanza l’uno dall’altro, legati da un unico filo conduttore. Naturalmente, Rosso Alfa.