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Jean Philippe Imparato traccia il futuro di Alfa Romeo, marchio di cui è diventato CEO dopo la nascita dell'ampia galassia di Stellantis. A cominciare da Tonale, la prima vettura elettrificata della storia di Alfa Romeo. In un'intervista concessa al Sole 24 Ore, spiega il motivo per cui il debutto del SUV è stato rimandato. «Dobbiamo fare un lavoro assolutamente perfetto e poiché avevamo la possibilità di beneficiare di tecnologie e sinergie di gruppo con Stellantis, ho deciso di sfruttare questa possibilità per ottenere il miglior risultato possibile a livello di performance e di e di innovazione». Tonale, ha precisato Imparato, sarà svelata nel marzo del 2022, per poi approdare nelle concessionarie a giugno.
Nel futuro della casa del Biscione c'è ampio spazio per l'elettrificazione, con modelli 100% elettrici. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, Imparato ha alluso alla possibilità dell'arrivo sul mercato di una Giulietta a batteria con un'autonomia tra i 700 e gli 800 km. Quanto alla concorrenza, Imparato precisa: «Il nostro benchmark sono le case tedesche, non ho problemi a dirlo. Già adesso il nostro livello qualitativo è alla loro altezza, ma vogliamo attuare una strategia migliorativa del brand, ottimizzando il total cost of ownership e migliorando il valore residuo. E questo vuol dire che dobbiamo organizzare il business in modo da proteggere il marchio».
Riguardo all'elettrificazione, Imparato ha sottolineato la spinta legislativa a livello europeo su questo fronte. «Quando vedi che l'Europa ti impone un -60% di CO2 nel 2030 se non sei elettrificato sei morto». Stellantis, ha spiegato il CEO di Alfa, sta lavorando a diverse piattaforme elettrificate, come la Large, e il Biscione smetterà di usare l'architettura Giorgio per abbracciare l'elettrificazione. «Dobbiamo approfittare dei volumi per prendere tutte le opportunità possibili e portare in Alfa Romeo una gamma Ev, ma sempre con il tocco dell'Alfa Romeo». Elettriche, sì, ma con un sound e una dinamica di guida unici, per preservare il DNA del brand. E Imparato ribadisce la centralità dell'Italia: «Sono tutti i mesi a Cassino, perché le Alfa Romeo si fanno a Cassino e su questo non si scherza».
Quanto all'internazionalizzazione del marchio, Imparato ha precisato: «Alfa Romeo rimane più adatta all'America. Deve migliorare la qualità del suo business americano perché dobbiamo ottenere una performance economica adeguata e una distribuzione in grado di sostenere il fantastico valore di un marchio storico. Tra l'altro, il costo per entrare in quel paese è talmente alto che quando hai la fortuna di essere presente con dei prodotti giusti non si esce più e quindi la scelta è: rimaniamo negli Stati Uniti». Ma Imparato ribadisce anche l'importanza del mercato cinese.