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La crisi causata dal Covid19 non risparmia nessuno e quindi neanche l’Alfa Romeo, che nell’ultimo periodo si è trovata a fronteggiare un crollo drastico delle vendite. Nel mese di febbraio, infatti, l’unica casa legata al marchio Stellantis a sostenere perdite contenute ed arginabili è stata Jeep, con Alfa che registra solamente 1909 vendite in tutta Europa.
In merito alla situazione si è espresso il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, che aveva affermato la necessità di una riduzione dei costi negli stabilimenti italiani che rispetto al resto del mercato del lavoro risultano troppo costosi.
Le parole del Ceo, manco a dirlo, hanno fatto scattare sull'attenti i sindacati, in particolare la FIM-Cisl, che si è espressa per voce del segretario nazionale Ferdinando Uliano: “Bisogna trovare la soluzione che dovrebbe essere quella di costruire nuovi modelli perché solo aumentando i volumi produttivi si può fronteggiare il capitolo dei costi, perché uno stabilimento come quello di Cassino che lavora al 15-20% fa esplodere i costi”.
Le soluzioni per ridurre i costi non sono state specificate da Tavares, in virtù di ciò i sindacati hanno richiesto un tavolo coi vertici Stellantis proprio per discutere di programmi futuri, così da avere un quadro chiaro di se e come Stellantis intenderà sviluppare anche l'investimento di Cassino.