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La sua carriera ha tagliato il traguardo dei dieci anni, un decennio che doveva essere quello del pieno rilancio per Alfa Romeo, che nel 2009 lanciò la allora nuova Giulietta come antagonista più accreditata per contrastare la regina delle segmento C, cioè la Volkswagen Golf.
E’ stata tutto sommato un successo, anche se negli ultimi anni l'immagine modello che è stato il terzo a portare un nome glorioso come quello delle antenate degli anni ‘60 e ‘70 è risultato un po’ appannato da un mercato sempre più orientato verso i SUV compatti e sempre meno verso le berline a due volumi che un tempo costituivano la maggiore fetta di mercato.
Tra gli highlights della sua carriera, il secondo posto al premio Auto dell’Anno del 2011, soffiatole per una manciata di voti dalla Nissan Leaf, insieme ad una lunga serie di riconoscimenti soprattutto per il design firmato dal team capitanato da Lorenzo Ramaciotti.
Adesso però è tempo di pensione per la Giulietta, che ormai accusa il peso degli anni nonostante le “rinfrescate” del 2013, del 2016 e del 2019: pare infatti che dal 2020 non sarà più prodotta nello stabilimento di Cassino, dove il suo posto dovrebbe esser preso dal nuovo D-SUV Maserati.
Il piano per Alfa Romeo presentato dallo scomparso Sergio Marchionne nel 2018 indicava che la sua sostituta dovrebbe arrivare nel 2022, ma qualcuno avanza più di un dubbio. Produrla o non produrla? Come detto, le segmento C non godono ormai della fama di un tempo, ma presidiare solo con un SUV di pari segmento potrebbe essere una mossa un po’ troppo azzardata, ridotta all’osso com’è la gamma del Biscione.
Alfa Romeo
Corso Giovani Agnelli, 200
10135 Torino
(TO) - Italia
800 253 200
https://www.alfaromeo.it/
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