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Tutti noi abbiamo abbiamo passato questi ultimi giorni a consumare letteralmente le immagini della nuova Alfa Romeo Giulia. Un modello atteso da anni, che ha polarizzato l'attenzione dei media internazionali, suscitando un dibatitto molto acceso tra gli appassaionati. Insomma fino ad oggi la Giulia un risultato lo ha già portato a casa: far parlare di sé più di qualsiasi altra auto presentata quest'anno.
La Quadrifoglio l'abbiamo vista. Ma le altre?
Il problema però è che fino ad ora abbiamo potuto conoscere la nuova Giulia 2015 soltanto nella versione più estrema, la Quadrifoglio Verde da 510 CV che vuole sfidare a testa alta Mercedes AMG, Audi RS e BMW M. Questa variante, con prestazioni da vera supercar (0 – 100 km/ in 3,9 secondi!), monta un motore raffinatissimo, interamente in alluminio, realizzato niente di meno che con i maestri della Ferrari.
Si tratta di un V6 biturbo che con ogni probabilità viene derivato dal nuovo otto cilindri sovralimentato del Cavallino, montato sulle fuoriserie California T e 488 GTB con diversi step di potenza. In pratica, estremizzando, potremmo dire che il motore Alfa non è altro che il V8 Ferrari, a cui sono stati “tagliati via” due cilindri.
La vera domanda che tutti si chiedono però è sempre la stessa. Fino ad ora abbiamo visto la Quadrifoglio Verde, ovvero il top di gamma, ma come sarà una Giulia “normale”? E quali motori monterà il resto della gamma?
Benzina: c'è anche un (nuovo) quattro cilindri
Al momento è possibile rispondere con certezza almeno al secondo di questi quesiti. Se infatti non possiamo sapere esattamente come sarà a livello estetico una Giulia tradizionale, possiamo già anticipare cosa troveremo sotto al cofano. Mentre il V6 da 510 cavalli infatti sarà riservato alla sola versione Quadrifoglio, il resto della gamma benzina potrà contare su altri due nuovissimi motori.
Il primo è sempre un V6 biturbo, che dovrebbe erogare valori di potenza compresi tra i 460 e 480 CV, mentre il secondo sarà sicuramente un quattro cilindri da 2.0 litri. Entrambi i motori saranno csotruiti nello stabilimento di Termoli, grazie all'investimento di 500 milioni annunciato a suo tempo da Sergio Marchionne.
Diesel: V6 e 2.2. E in futuro arriva l'ibrida
Ci sono meno certezze invece sui diesel, anche se la loro presenza sotto al cofano della Giulia è praticamente scontata. Ci dovrebbe essere quasi sicuramente il moderno V6 a gasolio realizzato dalla VM motori di Cento (FE), declinato in diversi step di potenza. Un motore fluido, silenzioso e ricco di coppia, che abbiamo già potuto apprezzare in diverse varianti sulle nuove Maserati Ghibli e Quattroporte.
Non dovrebbe rimanere deluso però nemmeno chi cerca un più parco quattro cilindri. La Giulia infatti dovrebbe portare al debutto un nuovo 2.2 turbo diesel (ben diverso dal nuovo 2.2 MultiJet provato sulla Jeep Cherokee), che anche in questo caso sarà declinato in diverse varianti di potenza. Sappiamo per certo inoltre, visto che lo abbiamo chiesto personalamente a Sergio Marchionne, che l'anno prossimo verrà presentata anche un'architettura ibrida plug-in che verrà utilizzata sul pianale "Giorgio" e quindi anche sulla Giulia.
Per trovare conferme in merito a queste motorizzazioni non resta che pazientare ancora qualche mese. La nuova Alfa Giulia infatti dovrebbe mostrarsi completamente (interni e dettagli compresi) al prossimo Salone di Francoforte, in programma dopo l'estate.