Alex Zanardi, seconda notte in terapia intensiva: condizioni gravi, ma stazionarie

Alex Zanardi, seconda notte in terapia intensiva: condizioni gravi, ma stazionarie
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Dopo la seconda notte in terapia intensiva al Policlinico Le Scotte di Siena, le condizioni di Alex Zanardi restano gravi, ma stazionarie. Si temono danni alla vista
21 giugno 2020

È trascorsa la seconda notte in terapia intensiva per Alex Zanardi al Policlinico Le Scotte di Siena, dove l'atleta paralimpico è ricoverato dopo l'incidente con l'handbike che lo ha visto coinvolto nel pomeriggio di 19 giugno. Le condizioni di Zanardi, pur restando gravi, sono stazionarie: Zanardi si trova ancora in coma farmacologico, e viene ventilato meccanicamente. Il monitoraggio dei parametri clinici di Zanardi, sottoposto nella serata di venerdì ad un delicato intervento neurologico e maxillo-facciale, è costante. Si attendeva un nuovo bollettino medico intorno a mezzogiorno, e puntuali sono arrivate le parole del Dottor Scolletta. 
 

"Le condizioni attuali di stabilità generale – ha spiegato Scolletta - ancora non consentono di escludere la possibilità di eventi avversi e pertanto il paziente resta sempre in prognosi riservata". Il fatto che la seconda notte di Zanardi in terapia intensiva sia trascorsa senza imprevisti è un buon segno: "Rispetto a quando Zanardi è arrivato al pronto soccorso le condizioni sono veramente cambiate. Il dato positivo è che più passa il tempo e le condizioni restano stabili, meglio è. Questo ci fa ben sperare. Vuol dire che non c’è un passo indietro e questo ci dà grande fiducia. Siamo fiduciosi come sabato. Siamo a due giorni dal trauma, confidiamo che le condizioni cliniche rimangano stabili e questo ci può dare in settimana la possibilità di pensare di valutarlo neurologicamente".

Stando a quanto dichiarato dai medici che lo hanno in cura, Zanardi non è in pericolo di vita, anche se, nelle sue attuali condizioni, possono verificarsi dei peggioramenti repentini. I gravi danni neurologici subiti dall'atleta paralimpico non sono al momento quantificabili: per capirne di più, bisognerà attendere il momento in cui sarà interrotta la sedazione, come ha spiegato ieri il primario del reparto di terapia intensiva del Policlinico Le Scotte, Sabino Scolletta: «Richiede soltanto il minimo supporto farmacologico, quindi nei prossimi giorni potremmo valutare se sospendere la sedazione e svegliarlo». Zanardi, però, non ha fortunatamente riportato lesioni all'addome e al torace.

Emergono nel frattempo altri dettagli sul quadro clinico di Zanardi: l'ex pilota di Formula 1 ha riportato un trauma cranio-facciale importante, con un fracasso facciale, ma anche delle lesioni agli occhi. «Abbiamo chiesto una consulenza da parte degli oculisti. Il trauma è anche facciale e, quindi, è probabile che ci possano essere lesioni del campo visivo. Però sarà possibile valutarlo tra qualche giorno. Difficile poterlo dire adesso», ha spiegato Scolletta a Repubblica. In ogni caso, come specificato in precedenza, la gravità del quadro neurologico di Zanardi potrà essere compresa solo la prossima settimana, quando le sue condizioni consentiranno di sospendere la sedazione. 

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