Alex Zanardi: «condizioni stabili, quadro neurologico grave» dopo la seconda operazione al cervello

Alex Zanardi: «condizioni stabili, quadro neurologico grave» dopo la seconda operazione al cervello
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Arriva il bollettino medico a 24 ore dalla seconda operazione al cervello cui è stato sottoposto Alex Zanardi: le condizioni sono stazionarie, ma il quadro neurologico resta grave
30 giugno 2020

A 24 ore dal secondo intervento chirurgico al cervello cui è stato sottoposto al Policlinico di Santa Maria alle Scotte a Siena, Alex Zanardi si trova in «condizioni cliniche stazionarie» e con un «decorso stabile dal punto di vista neurologico, il cui quadro rimane grave»: così si legge nel bollettino diffuso dall'ospedale. Zanardi, viene spiegato, è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva, dove resta «sedato e intubato»; la prognosi è riservata. D'accordo con la famiglia dell'ex pilota di Formula 1, «non saranno diramati altri bollettini medici in assenza di significativi sviluppi».

In seguito al grave incidente con la sua handbike del 19 giugno, Zanardi era stato sottoposto ad un delicato intervento neurochirurgico e maxillo-facciale di due ore e mezza; il quadro neurologico è apparso da subito grave. Dopo una tac effettuata nella giornata di ieri, si è deciso di operare nuovamente Zanardi: un'eventualità, avevano spiegato i medici che seguono l'atleta paralimpico, già ipotizzata in precedenza. Se le condizioni dovessero mantenersi stabili, si valuterà la possibilità di diminuire la sedazione, per capire meglio il quadro neurologico; dopo il secondo intervento, è tutto rimandato quantomeno alla prossima settimana. 

Durante la staffetta Obiettivo Tricolore, Zanardi, 53 anni, era impattato contro un camion dopo aver invaso la corsia opposta lungo la Statale 146, nel tratto tra Pienza e San Quirico. Dai video acquisiti dagli inquirenti, Zanardi stringeva le mani sui manubri della propria handbike prima di perderne il controllo e schiantarsi contro il mezzo pesante. Nell'incidente Zanardi aveva riportato un trauma cranico e un fracasso facciale: si temono anche danni alla vista, ma non sarà possibile verificarli prima che la sedazione dell'atleta paralimpico sia gradualmente diminuita. 

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