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Greenville (Usa) – Aveva detto che era venuto ai Mondiali di Paraciclismo di Greenville in South Carolina per conquistare medaglie e ha mantenuto le promesse. Del resto Alex Zanardi è un campione che ci ha abituato così, a vincere in ogni circostanza, continuando a regalarci grandi emozioni, come atleta e come uomo.
Zanardi: è argento nella Linea
Dopo le due bellissime medaglie d’oro nella Staffetta e nella Crono, arriva la una terza medaglia, questa volta un argento, dopo uno straordinario secondo posto conquistato nella gara in Linea.
Straordinario perché Alex questa volta non ha dovuto vedersela solo con i più forti atleti del mondo di categoria H3, ma perché ha dovuto gareggiare su un percorso di ben 60 km, a cui bisogna aggiungere tutto il peso e la stanchezza accumulati nei giorni scorsi, durante un weekend di gara Mondiale.
Una stile "automobilistico" nei sorpassi
Zanardi ha tenuto testa agli avversari per tutta la durata della gara, senza mai lasciare andare via il gruppetto degli avversari, ma senza nemmeno mai lottare per le posizioni di testa. Ha fatto una gara di strategia, occupando spesso le le retrovie, risparmiando energie fondamentali per l’attacco finale.
Attacco finale che, com’era immaginabile, si è concretizzato nell’ultimo chilometro di corsa: prima Alex si rende protagonista di una serie di sorpassi in puro stile automobilistico, addirittura arrivando a mettere le ruote della sua handbike sull’erba. Poi si ritrova quasi al comando, ma a questo punto il più temibile degli avversari, il sudafricano Ernest van Dyk, si è già impossessato della prima posizione e diventerà impossibile agguantarlo.
Medaglie che pesano come macigni
Ma non importa, perché Zanardi arriva sul traguardo secondo, portando a casa un’ennesima medaglia, questa volta d’argento. E insieme ai due ori dei giorni scorsi sono medaglie che pesano come macigni nella storia sportiva e soprattutto umana di questo Campione.