Alex Zanardi a un anno dall’incidente: «In poltrona, fa riabilitazione e ascolta Venditti. Ma la strada è lunga»

Alex Zanardi a un anno dall’incidente: «In poltrona, fa riabilitazione e ascolta Venditti. Ma la strada è lunga»
Pubblicità
Qualche mese fa Zanardi ha cominciato a comunicare con la famiglia, è vigile, ma purtroppo l’interazione è ancora ridotta al minimo, con l’osservazione di ciò che gli accade intorno e a volte un sorriso
18 giugno 2021

È passato esattamente un anno (domani) dall’ultimo incidente di Alex Zanardi. Era il 19 giugno 2020 quando l’impatto con la sua handbike contro un camion lo fece ripiombare in un incubo che sembrava ormai relegato al suo passato. E invece, su quella maledetta strada della Toscana, si è consumata l’ennesima tappa della sua incredibile vita. Oggi Alex «è sempre lì. Nessuna novità, niente di niente. Siamo anche un po’ stressati per questo, non ci sono grandi cambiamenti. Noi non perdiamo le speranze, la fibra è buona» ha spiegato il figlio Niccolò.

Zanardi era impegnato in una staffetta di beneficienza, che dopo l’incidente è diventata un documentario presentato il mese scorso. «Questo è il giorno più bello della mia vita», aveva detto il 54enne bolognese prima dell’incidente. Il figlio Niccolò e la moglie Daniela, che non lo lasciano un attimo, hanno spiegato a Repubblica le sue condizioni odierne dopo dieci operazioni e ora ricoverato all’ospedale di Vicenza: «Come sta? Non lo sappiamo. È sempre lì. Nessuna novità, niente di niente. Siamo anche un po' stressati per questo, non ci sono grandi cambiamenti. Noi non perdiamo le speranze, la fibra è buona».

Unica novità, che da qualche tempo è passato dal letto alla poltrona. Lo ha spiegato il direttore Franco Chioffi del reparto di neurochirurgia di Padova, dove il lo sportivo ha effettuato quattro operazioni: «Adesso Zanardi è fuori dal letto, l'hanno messo in poltrona». E da lì può proseguire la riabilitazione con nuovi esercizi di riabilitazione. Fra questi, ve ne sono alcuni particolare, come l’ascolto delle canzoni che ha sempre amato, come quelle di Antonello Venditti. Qualche mese fa Zanardi ha cominciato a comunicare con la famiglia, è vigile, ma purtroppo l’interazione è ancora ridotta al minimo, con l’osservazione di ciò che gli accade intorno e a volte un sorriso.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità