Sabato 27 agosto Alex Bellini, dopo 70 giorni, 5.000 chilometri, circa 70 percorsi quotidianamente, ha raggiunto New York concludendo la "LA-NY Footrace 2011", l'ultramaratona transamericana partita il 19 giugno da Huntington Beach, California.
Accolto trionfalmente nei pressi dello storico "Tavern on the Green" del Central Park, all'altezza della 67 strada, l'atleta ha attraversato quindici Stati: dal caldo torrido del deserto del Nevada alle temperature più rigide del New Mexico, per scendere verso le distese dell'Oklahoma, superare il Missouri con i suoi fiumi, il Mississippi e l'Illinois fino alla Pennsylvania e raggiungere infine i grattacieli della Grande Mela.
Al di là della performance atletica, la sfida di Alex Bellini è stata una prova di resistenza, fisica e mentale, oltre che un viaggio di conoscenza e un'avventura emotiva indimenticabile. «Attraversare gli Stati Uniti di corsa è molto più che correre, forse è tutto tranne che correre - aveva dichiarato Bellini prima della partenza -. È esprimere liberamente la mia passione per la vita, dedicarmi del tempo e farlo nella maniera più libera che conosco: viaggiare. È il desiderio di compiere un viaggio leggendario con l'obiettivo di fare un nuovo percorso dentro me stesso. Questo viaggio in fondo non è nient'altro che un pretesto per sperimentare sulla mia persona un'ampia gamma di emozioni che percorrendo una strada diversa so per certo di non poter provare».
Al suo fianco Jeep, che celebra proprio quest'anno il suo settantesimo anniversario. Oltre ad essere stato Main Sponsor di questa straordinaria avventura, il marchio ha messo a disposizione del team che ha seguito Alex Bellini un Jeep Wrangler Unlimited, nella versione Sahara equipaggiato con il potente motore 3.8 V6 benzina da 199 CV e cambio automatico a quattro marce.
Avvincente il suo diario di viaggio condiviso sui siti
www.alexbellini.it,
www.jeep-people.com,
www.garminrevolution.it, che ha permesso di vivere giorno dopo giorno tutte le emozioni, le difficoltà, le gioie di un'impresa estenuante affrontata con il supporto di un team di grande esperienza e professionalità. Ecco uno dei post
diffusi su internet: "23esimo giorno, la tappa da Velarde a Palo Flechado Pass è forse la migliore tappa fino ad adesso... Ho vissuto uno di quei momenti che mi ricorderò per tutta la vita... Ero nel "flusso". Quello stato di grazia in cui ogni atleta desidera trovarsi, almeno una volta. Oggi è tutto come vorrei che fosse sempre".
Un'avventura affascinante che si aggiunge alle precedenti tra cui nel 2000/2001 la New York City Marathon e la Marathon des Sables; nel 2002/2003 due edizioni dell'Alaska Ultrasport, nel 2005 la prima traversata in solitaria a remi da Genova a Fortaleza (Brasile), su una barca di 7,5 metri, seguita nel 2008 dalla traversata con la stessa imbarcazione dell'oceano Pacifico da Lima (Perù) all'Australia, entrambi record assoluti.