Alberto Gianoglio: «Automotoracing, a Torino lo spettacolo è garantito»

Alberto Gianoglio: «Automotoracing, a Torino lo spettacolo è garantito»
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Automotoracing è un evento di tutt'altra pasta rispetto al classico Automotoretrò. E' dedicato alle corse, al tuning, ai giovani e soprattutto agli spettacoli dal vivo. Ne abbiamo parlato con l'organizzatore, Alberto Gianoglio
18 febbraio 2016

Torino – Gli organizzatori di Automotoretrò hanno avuto un'intuizione geniale per allargare a dismisura la partecipazione del pubblico. Sette anni fa hanno affiancato alla classica manifestazione dedicata all'auto d'epoca Automotoracing. Un evento di tutt'altra pasta, dedicato alle corse, al tuning, ai giovani e soprattutto agli spettacoli dal vivo. Ne abbiamo parlato con l'organizzatore, Alberto Gianoglio.

Automotoracing è nato sette anni fa da una costola di Automotoretrò. Ormai è un format consolidato, significa che le cose stanno andando bene, giusto?

«I riscontri sono più che positivi. Soprattutto perché in un momento di difficoltà come quello che stiamo attraversando il motorsport diventa un capriccio, un di più. Il medico del resto non ci ordina di correre in macchina, anzi. E invece ogni anno facciamo registrare il tutto esaurito».

Ormai iniziano ad esserci anche nomi di un certo spessore...

«Quest'anno sono presenti Aziende importanti del panorama internazionale. Ci sono addirittura delle S.p.A. come OZ e Mak. E se si muovono marchi di questo calibro significa che la manifestazione funziona».

Alberto Gianoglio (al centro), organizzatore di Automotoretrò
Alberto Gianoglio (al centro), organizzatore di Automotoretrò
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E poi c'è una vera novità

«Quest'anno abbiamo introdotto anche una vera e proprio gara. Domenica infatti è andato in scena il Master Città di Torino. Finalmente siamo riusciti ad organizzare una gara vera all'interno di Automotoracing».

Perché consiglierebbe ad un appassionato di automobili di venire ad Automotoracing?

«Venire ad Automotoracing significa vivere un'esperienza unica. Qui si possono ammirare e toccare con mano mezzi spettacolari, che non si vedono di certo tutti i giorni. Ma si può diventare anche protagonisti, perché c'è la possibilità di salire in macchina con piloti esperti. È un evento perfetto per passare una giornata unica, da appassionato, addetto ai lavori o, perché no, con la famiglia».

Insomma avete trovato la quadra. Da un lato l'epoca, dall'altro lo spettacolo. Un bel colpo di genio...

«È proprio quello che abbiamo fatto. Un tempo le persone un po' più grandi venivano solo per vedere la parte classic (Automotoretrò) ma col tempo si sono appassionate anche alla zona con le auto moderne (Automotoracing). E viceversa. Spesso i giovani finiscono per appassionarsi al mondo dell'automobilismo d'ecpoa. In questo modo siamo riusciti ad ampliare molto il volume di pubblico. Ma anche a creare un rinnovo generazionale per il mondo del classic, che è fondamentale per il futuro». 

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