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Come anticipato dalle nostre pagine, qui su automoto.it, Stellantis conferma oggi pubblicamente di procedere nella ristrutturazione delle proprie attività di finanziamento a valle della produzione veicoli. Sono coinvolte esclusivamente le grandi banche estere “specialiste” di cui vi abbiamo detto, legate da vecchi accordi PSA o FCA, quelle che Tavares non ha “liquidato” come certi elementi del lato industriale, ma solo meglio integrato: BNP Paribas (Personal Finance) Crédit Agricole (Consumer Finance) e Santander (Consumer Finance).
Lo scopo dichiarato è migliorare l'attuale panorama europeo dei finanziamenti, per le moltissime vetture Stellantis. Tutto era logicamente finito sotto un cappello unico, ma solo sulla carta e in visione esterna, ancora troppo differenziato. Tra gli scopi evidenti oltre alle dichiarazioni, aggiungiamo quello di far scendere certi costi nel gruppo e far lavorare in economia di scala un fronte che era rimasto troppo eterogeneo, in eredità. Ora il gruppo capitanato da Tavares è pronto a lanciare attività di finanziamento coerenti, su tutti i 14 marchi, dedicate a rivenditori e clienti con un ottica comune a monte ma ben differenziata a valle, secondo i mercati nazionali d’Europa e i servizi che i tre colosso al lavoro per Stellantis permettono.
Non è da tutti i costruttori avere accordi di questo tipo con ben tre banche diverse. Da nazionalisti notiamo che nessuna è italiana, ma si sapeva. Tavares spiega oggi che, a seguito del recente completamento di acquisizione di First Investors Financial Services Group (negli USA) Stellantis “ribadisce la volontà di rafforzare ulteriormente l’attività di finanziamento globale, compiendo un passo avanti in Europa”.
I partner bancari restano quelli, ma così permettono al gruppo di far lavorare una società di leasing più forte nel Vecchio continente, sottolinea Tavares. Prevedendo con la trasformazione che tiene ancora insieme tutti i partner leader (cosa non scontata inizialmente) di poter offrire una gamma completa di prodotti a tutti i clienti e i rivenditori in ogni marchi. Stellantis dunque sarà esempio di unificazione pianali e motori, con i suoi LEV, ma per le banche tiene aperto un portafoglio differenziato.
Dalle eredità di FCA bank e PSA bank, che confluiscono insieme gradualmente nel prossimo anno, arriva soprattutto la nuova società operativa multimarca (e qui ne parleremo meglio prossimamente, specie per il fronte Premium) di leasing in cui Stellantis e CACF hanno quote paritetiche: al 50%, con CACF che “compra” da Stellantis una parte ex-FCA. Si sommano così Leasys e F2ML.
Vengono poi riorganizzate le attività di finanziamento, attraverso JV costituite con BNPP PF o SCF in ciascun Paese, per gestire le attività di tutti i marchi. BNPP PF svolgerebbe attività di finanziamento (escluso il leasing operativo B2B) attraverso JV con Stellantis in Germania, Austria e Regno Unito (partner esclusivo in questi Paesi). SCF si occuperà dei finanziamenti (escluso leasing operativo B2B) attraverso JV con Stellantis in Francia, Italia, Spagna, Belgio, Polonia, Paesi Bassi e in Portogallo (partner esclusivo in questi Paesi).
I vari passaggi formali che iniziano nel primo trimestre 2022, dovrebbero completarsi in un anno, nel 2023, dopo un passaggio con autorizzazione dalle autorità antitrust e di regolazione del mercato. Société Générale opera in qualità di consulente finanziario di Stellantis.