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Lo scandalo Takata, uno dei più gravi nella storia dell’industria automobilistica, continua a destare preoccupazione a livello globale. Migliaia di veicoli circolano ancora con airbag difettosi, nonostante anni di campagne di richiamo. Per rafforzare l’azione di sicurezza, il governo francese ha deciso di coinvolgere i centri di controllo tecnico, introducendo una misura senza precedenti.
A partire dal 15 febbraio 2025, nei verbali di revisione verrà segnalata l’eventuale presenza del veicolo nella lista dei richiami legati agli airbag Takata, grazie a un aggiornamento dei software utilizzati dai centri di controllo. Questo provvedimento punta a raggiungere i proprietari che ancora non hanno effettuato la sostituzione, soprattutto nei territori d’oltremare, dove il clima caldo e umido aumenta il rischio di malfunzionamento.
Nonostante i richiami lanciati dai costruttori e le campagne informative, molti automobilisti ignorano di essere a rischio. Gli airbag difettosi, a causa del deterioramento del nitrato d’ammonio, possono esplodere in modo incontrollato, proiettando frammenti metallici nell’abitacolo con conseguenze spesso letali. In Francia, un primo caso mortale è stato registrato lo scorso anno.
L’iniziativa dei centri di controllo tecnico rappresenta un passo in avanti, ma senza un elenco aggiornato e preciso dei veicoli coinvolti, il provvedimento rischia di perdere efficacia. Per questo, il governo ha imposto ai costruttori automobilistici di fornire dati dettagliati, garantendo così l’identificazione più accurata possibile dei veicoli ancora a rischio.
Oltre ai casi più noti, come Citroën C3 e DS3, si stima che oltre 130 modelli di diverse marche possano essere interessati dal problema. BMW è stata una delle prime case a effettuare richiami di massa, ma la lista comprende marchi come Toyota, Honda, Volkswagen e molte altre.